Scatole di ricordi che riportano alla luce le storie taciute di coloro che dovettero migrare e non ebbero la forza di raccontare e di coloro che non ebbero la fortuna di sopravvivere per poter raccontare. Il ricordo vivo o rimosso del nostro passato si presentifica nel nostro vissuto, nella vita familiare e sociale, o nella dimensione territoriale. Come un carico sulle spalle portiamo la nostra storia, i nostri legami, le nostre consegne. Migrando, l’individuo porta con se, dentro la sua memoria emotiva, la speranza di una vita migliore ma anche le frustrazioni e i traumi vissuti nel passato. Tutto ciò è ancora più accentuato quando si parla di diaspora, di esilio – pena massima per i Greci, equivalente per la civiltà contemporanea, alla condanna a morte. Nella diaspora la pena del migrare rivive e la morte è come addormentata, anestetizzata per la nostalgia interminabile della terra d’origine.
Idee Migranti
LA DIASPORA: LE SCATOLE DEI RICORDI
di Salomón Adrian Levy Memún
Dal 29 gennaio al 4 marzo 2013
Roma
Museo Nazionale Preistorico Etnografico
Installazione – Soppalco Oceania