Alla vigilia del Semestre europeo a guida italiana
lunedì 30 giugno il palcoscenico del Teatro Argentina dedica alla Città e all’Europa il
Prologo d’amore e d’arte per l’Italia Europea
un omaggio di arte e di pensieri attraverso la voce di grandi protagonisti della scena e
della società civile, da Giorgio Albertazzi a Valentina Cortese,
ed ancora Maddalena Crippa, Lorenzo Lavia e Livia Pomodoro,
insieme per raccontare la storia, le radici, i valori dell’identità europea,
ma anche la ricchezza culturale che l’Italia continua ad offrire alle ragioni dello stare insieme.
Tanti saranno ancora gli appuntamenti con la cultura, le arti, il pensiero e l’economia, che
il Teatro di Roma proporrà nel corso dei sei mesi del semestre a guida italiana.
L’iniziativa si avvale del patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
A pochi giorni dall’avvio ufficiale del semestre italiano di Presidenza dell’Unione Europea, il nostro Paese si troverà a ricoprire un ruolo da protagonista e da garante nell’agenda politica sui temi della crescita e dell’equità. Fermenti creativi e suggestioni artistiche, ma anche pensieri e riflessioni sulle ragioni e sul valore dell’identità europea, come catalizzatore e collante culturale, trovano approdo sul palcoscenico del Teatro Argentina di Roma che, il 30 giugno a partire dalle ore 21 ad ingresso gratuito, dedicherà alla città e all’Europa il Prologo d’amore e d’arte per l’Italia Europea.
Un mosaico di parole, versi, musica, immagini, visioni, per un omaggio d’arte e di pensieri affidatoa grandi artisti del panorama culturale italiano che, insieme ad illustri rappresentanti della società civile, celebreranno il passaggio di testimone dalla Grecia all’Italia, impegnata alla guida del semestre europeo a partire dal prossimo primo luglio. Giorgio Albertazzi e Valentina Cortese, ed ancora Maddalena Crippa, Lorenzo Lavia e Livia Pomodoro, sono i protagonisti di una staffetta fra mito e attualità, presente e passato, per offrire al pubblico la ricchezza del messaggio culturale che lega in modo indissolubile Italia e Grecia, le due civiltà classiche che hanno plasmato le origini e il volto dell’Europa, e che oggi si ritrovano ad alternarsi alla sua guida con l’ambizione di avviare una fase di rinascimento economico e sociale. Dunque, il semestre italiano passa per la cultura. Ed è questo il primo atto del nuovo ciclo che il Teatro di Roma ha avviato con la direzione di Antonio Calbi che commenta: «questa nostra serata vuole essere un omaggio all’Europa Unita, in un momento così critico, nel quale la crisi economica, i nuovi rigori, la disoccupazione dilagante stanno mettendo a dura prova le arti e le diverse forme dell’ingegno e della creatività, che invece rappresentano il cuore palpitante del nostro continente, e che debbono tornare a essere le nuove basi di civiltà, etica, rispetto, impegno sulle quali costruire un futuro diverso, nella consapevolezza che la “bellezza continuerà a salvare il mondo”, per dirla con Fëdor M. Dostoewskij». L’iniziativa si avvale del patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
La serata si apre con l’esecuzione dell’Inno alla gioia, dalla Sinfonia n. 9 di Ludwig van Beethoven, proposto in un adattamento per fisarmonica interpretato da Olimpia Greco. Si prosegue con Livia Pomodoro, presidente del Tribunale di Milano e direttrice dello Spazio Teatro Nohma di Milano, che interpreterà Incontro immaginario fra Melina Mercouri e Angela Merkel, scritto da Alberto Meomartini, già presidente di Assolombarda e oggi vicepresidente della Camera di Commercio di Milano. Il breve racconto trasformato in monologo, mette in scena il confronto fra due visoni del mondo e dell’Europa attraverso l’incontro immaginario con Melina Mercouri, la prima ministra della cultura nella Grecia liberata dal regime fascista dei colonnelli, e che nel 1985 lanciò l’idea delle Capitali Europee della Cultura, divenute poi dal 2000 Capitali europee della cultura. Alla donna di potere che ha fatto del rigore economico la propria imprescindibile filosofia politica, Mercouri ricorda il contributo fondamentale che la Grecia ha dato alla costruzione di una identità europea: le arti, la politica, la democrazia, il teatro, la filosofia.
Dal presente al Risorgimento con Lorenzo Lavia che ci riporta alla memoria le parole di Giuseppe Garibaldi, l’Eroe dei Due Mondi, che già nel 1860 immaginava gli Stati Uniti d’Europa. Dopo questi primi due brani, di cui sono protagonisti rappresentanti della società civile di oggi e uno dei padri fondatori dell’Italia, l’evento vira verso le arti: Maddalena Crippa interpreta All’Italia, invettiva in versi di rabbia e amore scritta da Giacomo Leopardi nel 1818. A seguire due grandi maestri del teatro e del cinema italiano, Giorgio Albertazzi legge Dante, pensando alla Grecia con il canto XXVI dell’Inferno della Divina Commedia dedicato a Ulisse. A seguire Valentina Cortese, la grande attrice milanese amata da Strehler, Fellini, Truffaut, torna a Roma dopo aver calcato il palcoscenico del Teatro Argentina l’ultima volta nel 1975, per regalarci pagine dall’Amore, il poemetto di Giovanni Testori. La serata si conclude con le pagine finali di Memorie di Adriano della scrittrice francese Marguerite Yourcenar attraverso la grande forza evocatrice della voce di Albertazzi. Un autore, Testori, e un’autrice, Yourcenar, impegnati a scandagliare con la scrittura il senso e i sussulti del sentimento più aulico e grande, l’amore.
Il sipario sonoro della serata è l’esibizione del coro Querce del Tasso con una versione per voci dell’Inno alla gioia di Beethoven. Per l’occasione, verrà riproposto il Sipario d’attesa che Mimmo Paladino realizzò nel 2009, ancora un omaggio alla Grecia, al tempo antico, alle redici mediterranee dell’Unione Europea da un altro protagonista della nostra arte.
Nel corso dei sei mesi del semestre a guida italiana, il Teatro di Roma proporrà diversi appuntamenti con la cultura, le arti, il pensiero, l’economia. In settembre il palcoscenico dell’Argentina apre le sue porte al Romaeuropa Festival con le coproduzione degli spettacoli Tandy di Angélica Liddell (10 ed 11 ottobre) e Coup fatal di Alain Platel (14 e 15 ottobre). Ed ancora a settembre il teatro invita le città italiane candidate ad essere Capitale Europea della Cultura nel 2019 a presentare le loro filosofie e i loro programmi. La scelta finale avverrà nel prossimo mese di ottobre da parte di una commissione europea-italiana. Inoltre, nell’ambito della rassegna Short Theatre, il Teatro di Roma ospiterà nei propri spazi il nuovo progetto europeo Fabulamundi, con protagonisti Francia, Germania, Italia, Romania e Spagna; e ancora l’Ecole des Maîtres 2014diretta dai ricci/forte, l’atelier internazionale itinerante di perfezionamento teatrale fra Italia, Portogallo, Belgio, Francia e Croazia.
A corollario dell’arrivo nella Capitale dei sindaci delle altre 27 capitali europee, il Teatro Argentina si trasforma nella “casa” di 28 artisti, di tutte le arti e discipline creative, in rappresentanza delle 28 nazioni dell’Unione: un evento multidisciplinare realizzato in collaborazione con le ambasciate europee a Roma. In novembre, il cinema d’autore approda sul palcoscenico capitolino con l’ultima conturbante opera di Peter Greenaway, rifiutata da distributori e sale cinematografiche, Goltzius and the Pelican Company (2012), dedicato al pittore e incisore Henrick Goltzius, uno dei maggiori esponenti del barocco olandese, e con la quale il regista britannico continua la sua personale rilettura dell’arte fiamminga (che culminerà nel 2016 con un film dedicato a Hieronymus Bosch). Sempre in novembre, in collaborazione con AcomeA, si avvierà un ciclo di quattro incontri dal titolo La verità vi prego sul denaro; quattro storie sul denaro e sulla finanza etica.
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Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili
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