Guttuso ieri e oggi
Strano caso quello di Guttuso…. Osannato come artista principe portabandiera della cultura di sinistra, una specie di Michelangelo del partito comunista, (e questo al disopra dei suoi effettivi meriti creativi)… Poi, una volta scomparso, è in atto da anni una sua demistificazione anche eccessiva, quasi rinnegato e dimenticato… Corsi e ricorsi dell’Arte che, ahimè!, subisce anch’essa le prepotenze della moda tiranna!… Che ne penso io?… direi: tecnica sicura e sperimentata, ma forse solo un buon eclettico che ha usato qualche taglio cubista addomesticandolo nel figurativo, un po’ di realismo alla Carlo Levi (costui molto più ingenuo di lui), senza disdegnare qualche crudezza espressionista… In quest’ambito molto più originale e di più sincera e intensa creatività un Fausto Pirandello, artista capofila dell’espressionismo italico…
Dal Decadentismo in poi…
Il Decadentismo ha avuto tanti figli e figlie da dar materiale di ricerca e analisi per una vita e per generazioni di storici dell’arte! In quel calderone tiepido e fumante e dai suoi cangianti miasmi ognuno poi ci ha pescato quel che voleva:surrealisti, espressionisti,astrattisti!. Non dimentichiamolo, tutta l’arte e il rinnovamento estetico del ‘900 parte da lì… e come l’opera alchemica “al nero”, dalla sua dissoluzione la materia si riappropria della vitale riscoperta del mondo e dei suoi enigmi.
Caravaggio si diverte
“I bari” di Michelangelo Merisi da Caravaggio. Forse è l’unico dipinto suo in cui diciamo si “diverte” a produrre una scena di genere, anzi un siparietto satirico, scena grottesca se non comica addirittura, legata al suo tempo e al suo costume, un documento insomma della sua contemporaneità…mentre siamo abituati in Caravaggio a dipinti di sostanza atemporale e di forte impatto drammatico in cui vive e agisce una umanità assoluta e immanente..
“Nostalgia preraffaellita”
Trovo delizioso il crepuscolare romanticismo dei cosiddetti Preraffaelliti… È in loro un delicato erotismo, piuttosto languente, che sa di vecchio salotto della nonna, malinconica nostalgia del tempo che fu… e su tutto un sentore mistico di gigli sfatti…
Vetriano erotista?
Ben lontano l’erotismo di Jack Vetriano (da dozzinale rivista porno anni ’50 con mal digerite intenzioni “intellettuali”) dall’erotismo “acido” e dolente di un Otto Dix!
Lo “Studio d’artista ” di Courbet
Monumentale capolavoro assoluto nel quale si ritrova la somma conclusiva di tutto il Romanticismo, da Gericault a Delacroix, con la spazialità e il respiro quasi cinquecentesco di un Tintoretto o di un Veronese… Magistrale profondità dei piani scanditi dal chiaroscuro e da luci d’interno sapientemente distribuite…