Tutti gli articoli di Alessandro Borghesan

Viaggio in Lapponia

In Lapponia nel mese di gennaio c’è l’attesissimo ritorno del sole e dopo quaranta giorni di buio i Sami, i nativi del luogo, si preparano ad accogliere la nuova alba e a “riabbracciare” la loro ombra.

L’agente di polizia Klemet Nango attende questo giorno con particolare emozione perché, pur essendo un Sami atipico in quanto l’unico ad aver indossato la divisa, dentro di sé la sua cultura e le sue origini non lo hanno mai abbandonato. Per sua sfortuna il tanto desiderato giorno sarà seguito di lì a poco da due gravi sventure all’interno della comunità: il furto di un tamburo sacro al popolo Sami e l’assassinio nel suo gumpi (abitazione) di Mattis Labba, un nativo pastore di Renne, con tanto di recisione delle orecchie, un gesto quest’ultimo dal significato molto particolare tra i pastori.

Le indagini sui due casi oltre che ad essere un racconto poliziesco sono anche un viaggio all’interno di una cultura, quella dei Sami, che per molti è sconosciuta. Considerati indigeni dai coloni scandinavi che tempo addietro “invasero” le loro terre affibbiandogli anche l’appellativo di Lapponi, i Sami riuscirono a resistere all’occupazione mantenendo intaccate la loro identità e la loro cultura, salvandosi dal triste destino delle riserve che è invece toccato ai loro “cugini”, i Nativi Americani.

“L’ultimo lappone” è un romanzo che va oltre una semplice storia dove solo i personaggi sono i protagonisti.

Olivier Truc ricostruisce con sorprendente maestria una tradizione affascinante che ancora oggi mantiene gli usi e i costumi che da sempre l’hanno contraddistinta. Sebbene la figura dello sciamano sia ormai estinta, i loro tamburi sacri o i Joik, i loro canti tradizionali, e la magia che si cela dietro ad essi, è ancora oggi uno dei punti saldi all’interno delle comunità. Ed è su questi punti saldi che gli agenti della Polizia delle Renne Klemet Nango e Nina Nansen si baseranno per svolgere le indagini, se non per l’aspetto mistico sicuramente per gli stretti legami che i due crimini hanno con la cultura Sami.

La vicenda si svolge tra Kautokeino in Norvegia e Kiruna in Svezia, e tra le due la città norvegese è anche quella che vanta la maggior concentrazione di Sami in tutta la Scandinavia. Oltre a queste due città i protagonisti si troveranno spesso a doversi muovere sul “vidda”, l’immenso oceano di neve e ghiaccio su cui i pastori portano le renne al pascolo. In questa grande distesa bianca la polizia dispone di numerosi rifugi utili per le soste nel caso di lunghi spostamenti, rifugi che offrono un’ottima protezione dalle ferree temperature che arrivano tranquillamente ai meno trenta gradi.

E’ suggestiva l’immagine che l’autore dà di questo paesaggio immacolato dove nei cieli risplendono le fantastiche aurore boreali, tanto belle da togliere il fiato.

Al suo esordio nel mondo della letteratura lo scrittore francese Olivier Truc tenta il colpo grosso con un romanzo dall’ambientazione “profondamente” nordica, in quella Lapponia dove i confini tra Norvegia, Svezia e Finlandia scompaiono sotto l’imponente manto innevato che ricopre tutto l’anno ogni angolo del territorio. Un esordio dal risultato tutto sommato positivo considerando anche il fatto che il romanzo è già stato tradotto in molti paesi, sintomo questo di una buona aspettativa di successo. Può capitare di chiedersi come mai uno scrittore francese decida di scrivere una storia ambientata in Scandinavia, ma è presto detto: Truc vive ormai da anni a Stoccolma dove lavora come referente per alcune testate giornalistiche francesi e la lunga permanenza deve aver ispirato l’autore nella stesura dell’opera.

Per chi avesse voglia di leggere un libro di stagione invernale L’ultimo lappone contiene gli ingredienti giusti, a partire da quei meno trenta gradi che incrementano ulteriormente la voglia di una buona lettura sotto la coperta accanto ad un bel camino acceso.

Klemet Nango lo invidierebbe molto… o forse no…?

 ******************************

04 Libri L' ultimo lappone Olivier TrucTitolo: L’ultimo Lappone

Autore: Olivier Truc

Editore: Marsilio (Collana Farfalle)

Traduttore: R. Fontana

Anno: 2013

P. 446

Prezzo € 15,30

Disponibile anche in ebook a € 11,99

******************************

Il killer che non c’è

Dev’essere una peculiarità degli scrittori svedesi quella di essere un po’ glaciali nel narrare le loro storie, perlomeno per quelli che, come nel caso dell’esordiente Pontus Ljunghill, si occupano di generi come il giallo/poliziesco o il thriller. In questo romanzo ad esempio le emozioni che le pagine riescono a trasmettere sono ridotte a quel minimo di suspense dovuta per l’appunto al genere a cui esso appartiene.

Se tutto questo può sembrare negativo e screditare quest’opera è bene fare subito marcia indietro, perché lo stile un po’ “clinico” di Ljunghill si sposa perfettamente con la trama del libro, rendendo la storia sì fredda ma al contempo piacevole e intrigante.

“L’invisibile” è il titolo di questo romanzo e invisibile è la caratteristica principale del killer a cui le

forze di polizia criminale di Stoccolma diedero la caccia nel 1928, in seguito al brutale omicidio da

lui perpetrato ai danni della piccola Ingrid, una bambina di soli otto anni.

Venticinque anni dopo, nel 1953, l’agente John Stierna è prossimo al pensionamento e al termine della sua carriera si trova a rivivere quei giorni infausti per soddisfare la richiesta di un giornalista free lance che vorrebbe fare di quella storia un articolo di culto da vendere ai suoi lettori.

Stierna venne ai suoi tempi incaricato dai suoi superiori di guidare le indagini sull’assassinio per via delle sue ottime doti investigative, rafforzate dalla sua capacità di arginare le emozioni ed evitare che esse interferissero nel lavoro.

Il talento dell’investigatore venne però messo a dura prova da questo caso, dove le prove e gli indizi lasciati dall’omicida si rivelarono delle piste morte, dei pezzi di un puzzle che sembravano non combaciare e che permisero all’Invisibile di essere sempre un passo avanti alla polizia.

La personalità del killer è delineata dall’autore tramite brevi intermezzi (scritti in corsivo) presenti nel corso della storia dove è lo stesso assassino a narrare di sé e a svelare tutte le sfaccettature della sua mente e i motivi che lo hanno portato a commettere l’omicidio. Tali motivi non giustificano quanto accaduto ma evidenziano invece il suo squilibrio mentale. Le violenze subite dal padre piuttosto che l’emarginazione da parte dei compagni furono solo l’inizio di una vita travagliata che lo portarono sempre più a vivere nell’ombra e a diventare ciò che è diventato.

L’astuzia o forse la lucidità dell’assassino nell’organizzare i suoi movimenti si rivelarono per Stierna la sua croce. La sua professionalità lo portò a buttarsi a capofitto sul lavoro, finendo per dimenticare le cose più importanti che gli stavano intorno, quelle che gli davano la forza per andare avanti e senza il quale la sua razionalità sarebbe venuta meno. Il protagonista rappresenta l’immagine di tutti coloro che, troppo tardi, si rendono conto di ciò che è veramente importante e utile per raggiungere i propri obiettivi e che tornare indietro non sempre è una via praticabile.

Attorno ai protagonisti e ai fatti narrati si erge una Stoccolma molto affascinante grazie alle sue vie e ai suoi quartieri (tutti con nomi impronunciabili) che l’autore presenta in modo dettagliato, come se tracciasse una mappa con le sue parole in modo da poter seguir meglio le indagini. Il clima freddo che avvolge la città è in armonia perfetta con la storia narrata e con lo stile sopra descritto di Ljunghill. Lo scrittore svedese non scalda il cuore neppure con il colpo di scena finale, con il quale egli si dimostra un temerario della narrativa spingendosi laddove molti non oserebbero, tanto da lasciare a bocca aperta anche il protagonista. E i lettori?

04 Libri Il killer che non c'è******************************

Titolo: L’invisibile

Autore: Pontus Ljunghill

Anno: 2012

P. 402

Casa editrice: Guanda – Collana Narratori della Fenice

Traduttore: Zatti R.

Disponibile anche in ebook

 ******************************

Uno scomodo omicidio

In una notte di fine estate in una delle più belle spiagge di Cagliari, una ricca signora di nome Giulia Hernandez, appartenente ad una delle famiglie più influenti della città, viene trovata morta nella sua cabina orrendamente sfigurata a colpi di lama. L’unico testimone oculare in grado di fornire utili informazioni a riguardo, tale Nicola Pisano, ha pensato bene di sparire nel nulla con ben altri problemi in testa da lui ritenuti di maggiore importanza rispetto ad un omicidio. Il Capitano dei Carabinieri Martino Crissanti è costretto quindi ad affidarsi al suo acume per portare a buon fine le indagini, dare un volto all’assassino e consegnarlo alla giustizia.

Una trama semplice questa che contiene però ben più di quanto sembra. Il ritmo quasi ipnotico con cui scorrono le pagine crea un’atmosfera di quiete che avvolge il lettore, trascinandolo in una lettura veloce e carica di curiosità pur mantenendo i toni pacati scelti da Flavio Soriga. Notevole è in questo senso il contributo fornito dal profilo caratteriale dei vari personaggi che l’autore ha creato e disposto in equilibrio perfetto, altalenando personalità forti ad altre più umili e posate. E’ in mezzo ad esse che si pone Crissanti con la sua razionalità mista alla professionalità richiesta dal mestiere, oltre che ad un ottimo distacco emotivo che a volte sembra più timidezza, e sottolineo “sembra”, se non addirittura timore reverenziale, nei confronti di alcuni soggetti con cui si trova ad avere a che fare nel corso delle indagini di questo scomodo assassinio.

Nei romanzi di genere noir capita spesso che il filone principale della storia venga a tratti accantonato per concentrarsi brevemente su personaggi secondari che, apparentemente, sembrano avere pochi legami con quanto fin lì narrato. Personaggi le cui vicende si avvicinano pian piano alla trama centrale e che, una volta svelato e compiuto il loro ruolo all’interno di essa, vengono riconsegnati al loro ignoto destino. Metropolis rappresenta appieno questo concetto con varie comparse che poco alla volta entrano ed escono dalla storia con colpi di scena per nulla scontati, utili solo ad aumentare nel lettore i quesiti sull’identità segreta dell’assassino.

Le indagini svolte analizzano la vita tutt’altro che facile di una vittima che attribuiva ai soldi ben poco valore rispetto a ciò che invece i legami affettivi potevano offrirle, legami molto numerosi che ostacoleranno non poco le ricerche di Crissanti. I vari spostamenti per la capitale sarda che porteranno il Carabiniere ad incontrare gli amici e i conoscenti della povera Giulia offrono al lettore la possibilità di conoscere una città raccontata con le parole e con gli occhi di chi ci ha vissuto e che la conosce fin nel profondo. Soriga mette da parte l’immagine turistica di Cagliari ridisegnandola come la metropoli che in realtà dovrebbe essere, con le diverse classi sociali che la popolano e che la vivono, la cui distinzione tra di esse evidenzia ancora quel concetto di equilibrio sopra espresso e che ben si sposa con questo romanzo.

Dopo Neropioggia pubblicato nel 2004 l’autore sardo, volto ormai noto anche in tv, torna a narrare le avventure del Capitano Crissanti, senza per fortuna creare legami con il precedente romanzo tali per cui la lettura di Metropolis risulterebbe difficoltosa per chi ha deciso di partire da questo libro. Per chi ancora non lo conoscesse la sua biografia e le sue opere sono consultabili sul suo sito ufficiale.

*********************************

04 Libri Metropolis Flavio Soriga 4527227_0Titolo: Metropolis

Autore: Flavio Soriga

Editore: Bompiani (Collana Narratori Italiani)

Pagine: 256

Prezzo: 17,00 euro

Anno prima edizione: 2013

ISBN: 45272271

Sito web

*********************************

 

Quando è la legge a guidare l’amore…

Altro che barzellette sui Carabinieri! con questo romanzo Andrea Vitali decide di “dare a Cesare quel che è di Cesare” si potrebbe dire, ovvero, nel caso delle sopracitate forze dell’ordine, dar loro un po’ di merito. Proprio così, perché al Maresciallo Pezzati e ai suoi sottoposti Insoliti e Scaramuccia, tanto per citarne due, non gliela si può proprio fare sotto al naso. Così come dimostrano i futili tentavi di raggirare la legge di Ernesto Tagliaferri, detto il Taglia, più volte colto con le mani nel sacco dagli uomini in divisa.

E cosa dire invece della bella Adelaide, altra protagonista di questa storia, costretta a patire le pene d’amore che il suo ragazzo Alfredo sembra non notare? Sarà colpa della madre di lui? O del suddetto Taglia che anche le ragazze gli piacerebbe rubare?

Quante cose si celano all’interno di queste pagine scritte con semplicità ed ironia da Andrea Vitali, che, ancora una volta, dà vita ad un piacevole romanzo ambientato nella sua Bellano, una cittadina sulle rive del lago di Como. Il mix di protagonisti presenti crea un notevole intreccio di storie che insieme disegnano un simpatico ritratto della vita di paese, magari un po’ movimentata.

Tutto ha inizio con l’arrivo nelle sale italiane del film “Ultimo tango a Parigi”, pellicola di culto degli anni ’70 che creò subbuglio nel piccolo paesino a causa delle ben note scene un po’ “osé” che lo resero tanto famoso e che, a quei tempi, non erano affatto cosa comune perché considerate un tantino immorali. Se dalla quarta di copertina tale vicenda sembrava essere il fulcro centrale della storia, in realtà essa si limita ad occupare solo un breve tratto del romanzo, sufficiente però a dare il là a tutte le vicissitudini in cui i vari personaggi si rendono protagonisti.

La giovane Adelaide ad esempio, sperava che tale evento fosse l’occasione buona per dare una svolta alla sua vita, e invece… E invece Alfredo non era sulla sua stessa lunghezza d’onda mentre il Taglia… Beh, in quel momento lui aveva ben altro a cui pensare. Al Maresciallo per esempio, che all’ennesima marachella decise di non perdere più di vista il malandrino che proprio non ne voleva sapere di mettersi in riga, come il Pezzati ebbe modo di scoprire ancora e ancora.

Ma in un romanzo di paese come questo, può forse mancare la tipica comare pettegola che sa tutto di tutti? Ovviamente no, come dimostra Carolina Tirelli, vicina di casa alquanto fastidiosa della madre di Alfredo, grazie alla quale però i lettori hanno modo di scoprire alcuni curiosi retroscena sui protagonisti.

Molti altri ancora sono i personaggi presenti, ognuno con un suo ruolo specifico all’interno sia della storia che del paese, perché per fare le cose come si deve Andrea Vitali non ha tralasciato nulla, ricostruendo perfettamente l’atmosfera anni ’70 di una piccola cittadina di provincia.

L’esaltazione della semplicità con cui venivano vissuti certi momenti, certe emozioni e, perché no, la vita stessa, ricorda molto quelle belle commedie del cinema italiano che oggi sono solo un lontano ricordo, offrendoci l’occasione di riassaporarne il piacere grazie ad un romanzo di ottima qualità e, soprattutto, ad un bel sogno d’amore…

04 Libri Un bel sogno d'amore cover*********************************

Titolo: Un bel sogno d’amore

Autore: Vitali Andrea

Prezzo: € 17,60

Dati: 371 p., rilegato

Editore: Garzanti Libri (collana Narratori moderni), 2013

Disponibile anche in eBook a € 12,99

Tutto ciò che desiderate sapere su Andrea Vitali lo potete trovare sul suo sito

*********************************

All’arrembaggio!

Lungo le coste della Maremma, più precisamente nella splendida isola d’Elba, ha inizio l’avventura del protagonista di questo romanzo, tale Cristiano D’Hercole, meglio noto agli studiosi di storia come il figlio del corsaro Sinan il Giudeo, cognato nonché braccio destro del famigerato pirata Khayr al-Din Barbarossa.

In uno stretto confine tra realtà e finzione abilmente intrecciate tra loro dalla penna di Marcello Simoni, ci troviamo trasportati a bordo delle galee corsare, tra una scorribanda e l’altra, alla ricerca di una reliquia misteriosa che potrebbe minare le basi della religione cattolica per un motivo che ovviamente non ci è dato sapere, ma che è un piacere scoprire pagina dopo pagina a fianco del giovane Cristiano, il cui destino è legato inevitabilmente al mistero.

“Rex Deus” è il nome di quella reliquia, un nome attorno al quale tutt’oggi aleggiano ancora molti dubbi irrisolti o avvolti nell’ombra, come spiega meglio l’autore nella nota finale, dove egli presenta inoltre una breve biografia dei vari personaggi presenti, fornendoci un piacevole approfondimento a lettura conclusa.

Le numerosi fonti storiche e tutti quei fatti realmente accaduti, così come tutti i protagonisti che ne presero parte, si rivelano un ottimo punto di partenza per un romanzo caratterizzato da molteplici colpi di scena e da un susseguirsi di battaglie sanguinose che delineano molto chiaramente la crudeltà della mente umana, non meno della sua avidità, quando essa è assetata di potere o di vendetta.

La figura del sopracitato Barbarossa, il temibile ammiraglio della flotta ottomana che per anni imperversò sulle coste mediterranee, conferisce ulteriore spessore a questa storia che di noioso ha davvero ben poco. Cristiano dovrà fare atto di sottomissione al pirata barbaresco per poter arrivare alla soluzione dell’enigma, stando bene attento a non rivelare le proprie intenzioni all’astuto corsaro, famoso in tutta la flotta per la sua indole spietata.

Piombino, l’Isola del Giglio, l’Argentario, Castiglione della Pescaia e l’Isola d’Elba vanno a fare da cornice a quanto narrato, uno sfondo perfetto di un’avventura per mare che aspetta solo di essere vissuta con il fiato sospeso, grazie al ritmo sostenuto che l’autore non ha risparmiato in nessuna pagina.

Reduce dalla vittoria del Premio Bancarella 2012 ottenuto grazie al successo del romanzo “Il mercante dei libri maledetti”, Marcello Simoni torna in libreria con questa nuova e avvincente avventura che in precedenza era stata pubblicata in versione ebook come “Rex Deus saga” divisa in cinque episodi. Il giovane autore è ormai un nome affermato nell’editoria italiana grazie al suo talento narrativo indiscutibile.

 *******************************

00 Libri L'isola dei monaci senza nomeTitolo: L’isola dei monaci senza nome

Autore: Marcello Simoni

Editore: Newton Compton (collana Nuova narrativa Newton)

Anno: 2013

P. 329

Prezzo: € 9,90

Disponibile anche in eBook a € 4,99

Blog

http://blog.newtoncompton.com/l-isola-dei-monaci-senza-nome/

Una sua breve biografia è presente all’indirizzo della casa editrice:

http://www.newtoncompton.com/autori/s/marcello-simoni

oppure sul sito: http://it.wikipedia.org/wiki/Marcello_Simoni