Tutti gli articoli di Moto Della Mente

Corrispondenza e altro

Il testo autografo di un grande autore o di un personaggio storico è ammantato da un indubbio fascino. Vedere la sua scrittura, sfiorare le stesse carte ricche di operosità e di messaggi, leggere le parole indirizzate a un lettore lontano, creano immediatamente un legame con quel tempo e quella persona. Non è così facile però collezionare pezzi come questi, proprio per la loro rarità. Raccolte legate a singoli autori si possono trovare in istituti di studio o conservazione – come l’Archivio Prezzolini della Biblioteca cantonale di Lugano – o presso antiquari e appassionati che rintracciano manoscritti di molti autori, evitando che vadano perduti. È questo il caso della raccolta di Valeria e Franco Masoni che, nel corso degli anni, hanno scovato e conservato decine di autografi di personaggi famosi della storia: da re e sovrani – Filippo II di Spagna – a politici – Francesco Crispi, Giuseppe Mazzini –, dagli scienziati e filosofi – Guglielmo Marconi, Benedetto Croce – agli scrittori – Vincenzo Monti, Giovanni Pascoli, Giuseppe Ungaretti, Elsa Morante –. Una serie incredibile di testimonianze che, nella mostra, sono accompagnate da prime edizioni e testi rari posseduti dalla Biblioteca cantonale di Lugano.


La penna tra le dita
Autografi e edizioni preziose, da Vincenzo Monti a Elsa Morante

Dal 16 marzo al 14 maggio 2023

Biblioteca cantonale (BCLu)
viale Carlo Cattaneo 6
Lugano (Svizzera)

A cura di Luca Saltini e Franco Masoni


Bosch il surreale

Ultimi giorni per ammirare l’omaggio al genio fiammingo Jheronimus Bosch e alla sua fortuna nell’Europa meridionale con un progetto espositivo inedito che presenta una tesi affascinante: Bosch, secondo i curatori, rappresenta l’emblema di un Rinascimento “alternativo”, lontano dal Rinascimento governato dal mito della classicità, è la prova dell’esistenza di una pluralità di Rinascimenti, con centri artistici diffusi.

Il percorso espositivo presenta un centinaio di opere d’arte tra dipinti, sculture, arazzi, incisioni, bronzetti e volumi antichi, inclusi una trentina di oggetti rari e preziosi provenienti da wünderkammern.

In questo ricchissimo corpus spiccano alcuni dei più celebri capolavori di Bosch e opere derivate da soggetti del Maestro – mai presentate insieme prima d’ora in un’unica mostra. Bosch è infatti autore di pochissime opere universalmente a lui attribuite e conservate nei musei di tutto il mondo, proprio perché cosi rari e preziosi, difficilmente i capolavori di questo artista lasciano i musei cui appartengono, e ancora più raramente si ha la possibilità di vederli riuniti in un’unica esposizione.

L’esposizione non è una monografica convenzionale, ma mette in dialogo capolavori tradizionalmente attribuiti al Maestro con importanti opere di altri maestri fiamminghi, italiani e spagnoli, in un confronto che ha l’intento di spiegare al visitatore quanto l’altro’ Rinascimento non solo italiano e non solo boschiano negli anni coevi o immediatamente-successivi influenzerà grandi artisti come Tiziano, Raffaello, Gerolamo Savoldo, Dosso Dossi, El Greco e molti altri.


Bosch
e un altro Rinascimento

Dal 9 novembre 2022 al 12 marzo 2023

Milano
Palazzo Reale e Castello Sforzesco

Curatori: Bernard Aikema, Fernando Checa Cremades, Claudio Salsi

Enti promotori:
Comune di Milano-Cultura
Palazzo Reale
Castello Sforzesco

Informazioni:
tel. +39 02 54912


Artisti del o nel sistema della critica

Su ArtsLife con “L’opera d’arte è il sistema”, Marco Tonelli replica all’intervento di Achille Bonito Oliva su Robinson di Repubblica, aprendo un dibattito al quale hanno partecipato anche su FB critici e artisti come: Anna Cochetti, Luigi Massimo Bruno e Andrea Lanini

Va dato atto a Bonito Oliva che, piaccia o no, la sua affermazione che “non esiste l’arte ma il sistema dell’arte” (già codificata nel 2000 nel libro Arte e Sistema dell’Arte e oggi riaffermata) ha una certa dose di legittimità. Prendiamo il caso paradigmatico della Transavanguardia italiana. Un movimento inventato dal niente da un critico con l’appoggio di gallerie, musei, collezionisti e mercanti tra anni ’70 e ’80 del XX secolo. In pochi anni esce un manifesto pubblicato da un rinomato editore d’avanguardia. Un libro su una pseudo “teoria del manierismo e del traditore”, gli artisti dopo vari aggiustamenti vengono stabilizzati in numero di cinque. I quali all’interno di un ritorno mondiale della pittura tra USA, Germania, Francia, Spagna, pur con opere meno visionarie di Kiefer, Basquiat, Garouste o Barcelò, diventeranno nuove star del firmamento.” … (Marco Tonelli)

****************************

  • Luigi Massimo Bruno

…Sapevamo, sapevamo…sono decenni che grido al vento quello che qui è detto più diffusamente. Ma io credo con forza e passione che l’opera d’arte esisterà sempre,nonostante tutto…Quello che qui è chiamato “il sistema” io chiamo più banalmente “il mercato” (critici,galleristi,mercanti), “Sancta Sanctorum” che decide come quando e perché; e questo aldisopra e aldilà del valore intrinseco della cosidetta opera d’arte, ma solo per mera decisione autonoma….anzi,più l’opera in sé è banale o sciatta o discutibilissima (inutile fare esempi) più è “manovrabile” e disponibile per assumere valori iconici di “oggetto” determinante (si dovrebbe risalire alla Pop Art e al valore del “gesto”).L’Artista fortemente individualizzato non serve ai “santoni” che decidono,nel loro gelido olimpo il “diktat” estetico; è utile l’artefice con le sue soluzioni vacue e anemiche, gusci vuoti pronti ad essere manipolati..Inutile dire che questo sottopone il mondo dell’arte a “mode” transitorie ed effimere che lasciano ben poco di sé ( chi parla più oggi di “transavanguardia?)..restano i pontefici, i burattinai che decidono il”sistema” o Mercato” come più vi piace. Questo ha determinato ormai la tempo la paradossale supremazia del critico sulla figura romantica dell’artefice, critico che manovra la sua “scuderia” di obbedienti operai….Ma siamo proprio così sicuri che questo freddo disporre di cadaveri e manichini siano le uniche bandiere che ci meritiamo del nostro contemporaneo estetico?

  • Andrea Lanini

L’idea che la Transavanguardia sia stata una furbesca invenzione di.Bonilo Oliva in accordo con i subdoli meccanismi del sistema non regge. Gli artisti

tedeschi di quel periodo ma anche francesi e perfino americani come Schnabel e Salle risentono di una atmosfera più generale, storica, senza la quale nè il

critico nè il sistema possono fare gran che. Opera, artista, critico, sistema e tutto .il resto andrebbero analizzati insieme con un distacco critico che prescinda

da personalismi polemid.

  • Anna Cochetti

Andrea Lanini … non credo che nelle posizioni critiche espresse da Marco Tonelli d siano “personalismi polemid” … e sono d’accordo con te che si debba

sempre studiare il periodo più in generale, lo “spirito dei tempi” … distinguendo però la moneta buona da quella che suona tarocca … Che ABO fosse il

“creatore” degli artisli della sua “scuderia” mi sembra di ricordare che in quegli anni fosse assodato e glorificato

  • Andrea Lanini

Anna Cochetli si si d’accordo e tra l’altro non ho mai avuto una gran simpatia verso quella operazione. Volevo dire però che Abo non l’ ha creata dal

nulla ma si è inserito in una fase storica di rinusso che é più degna di attenzione delle manovre dei singoli.

  • Anna Cochetti

Andrea Lanini … si … ma vero pure che non tutti sono rifluiti in quegli anni. .. di artisti fuori sistema dal sistema sistematicamente misconosciuti ce ne

sono … no?

****************************

Andare oltre l’Arte per scrutare nella notte la notte

Solo alcune opere

Per questa mostra è stato chiesto agli artisti una loro opera per “costruire” un’opera di opere, tutte di cm 20×20, che dica delle oscurità e delle luci, delle nostalgie e delle speranze, delle visioni e della bellezza profetica immaginate dagli artisti, dai poeti, dagli scrittori e dai creativi, donne e uomini di passaggio in questo tempo incerto del mondo.

Un’esposizione che non persegue scopi mercantili, ma oltre ad essere un’occasione di riflessione su cosa può mai fare l’Arte in questo Mondo dove ha posto predominante una società dove vengono sanciti i diritti delle persone su carte, dichiarazioni e costituzioni, ma le libertà, le uguaglianze e le fraternità non sono per tutti, dove si parla di solidarietà, ma ognuno resti a casa sua, se non ha la fisiognomica giusta?

Andare oltre l’Arte autoreferenziale per essere anche Solidale e radicata ne sociale che offre il lavoro di 145 artisti per sostenere l’impegno di sviluppo della Fondazione MAGIS nei luoghi svantaggiati della Terra.


Sentinella a che punto è la notte?
Dal 25 marzo al 16 aprile 2023

San Rocco – sala espositiva
Lugano (Svizzera)

Ogni giorno
10 -12 . 15-18

Organizzatori:
Fondazione Maghetti (Lugano), Fondazione MAGIS – Arte Solidale(Roma) alla chiara fonte ( Lugano) e Artisti Oltre i Confini

Inaugurazione sabato 25 marzo 2023
alle ore 16

Corollario:

martedì 28 marzo 2023, ore 18
Biblioteca Cantonale Lugano:

Andrea Dall’Asta sj
Quando l’arte contemporanea è anche religiosa?
La sfida di un’arte “sacra”.

*

domenica 16 aprile 2023, dalle ore 17, al cinema Lux

Incontro con i poeti di “Sentinella a che punto è la notte?”

e finissage dell’esposizione

A cura di Gianleonardo Latini

Informazioni:
email: chiamavals@gmail.com
WhatsApp ++41766793250


Lello Agretti – Al Fadhil – Noé Albergati – Valentino Alfano – Bruno Aller – Gioia Maria Aloisi – Pippo Altomare – Giovanna Ambrogi – Alessandra Angelini – Letizia Ardillo – Lucianna Argentino – Monica Barberini – Claudia Bellocchi – Eliana Bernasconi – Evan Bernasconi – Elisabetta Bertulli – Anna Bianchi – Felicita Bianchi – Paolo Bielli – Paolo Binda – Bruno Bordoli – Narciso Bresciani – Piermarco Bricchi – Laura Bruni – Luigi Massimo Bruno – Angela Bucco – Massimo Campi – Barbara Carle – Marisa Casellini – Francesca Cataldi – Paolo Cazzella – Franco Cenci – Mariella Cereghetti – Raffaella e Gigi Costa – Luca Crapanzano – Ruggero D’Alessandro – Salvatore D’Ambrosio – Eleonora Del Brocco – Franco Durelli – Stefania Fabrizi – Marisa Facchinetti – Marco Falchetti – Vince Fasciani – Mavi Ferrando – Alfonso Filieri – Venera Finocchiaro – Giorgio Fiume – Stefano Fontana – Mirko Formenti – Lia Galli – Alessandra Gasparini – Loredana Geninazza – Franco Ghielmetti – Luca Gilioli – Fernando Giorgetti – Salvatore Giunta – Anna Godenzi – Carlo Gori – Gabriele Greco – Guido Grilli – Marco Guaita – Graziano Guiso – Gregorio Gumina – Sandra Hammar – Gilberto Isella – Pierluigi Isola – Tania Kalimerova – Praxedis Kaspar – Samuel K6llner – Gianleonardo Latini – Eva Laudace – Emico Lazzini – Mia Lecompte – Silvana Leonardi – Memun Adrian Levy – Nicoletta Locarnini – Mauro Magni – Lorena Marastoni – Teresa Maresca – Adriana Gloria Marigo – Alfonso Marino – Marzia Martelli – Simonetta Martini – Angelo Maugeri – Francesca Malui – Tiziana Mayer – Mercure Martini – Pari de Mercurio – Alessandro Meschini – Stefano Minotti – Mauro Molinari – Maurizio Morandi – Lorenza Morandotti – Dina Moretti – Nina Nasilli – Alberto Nessi – Emanuela Niada – Patrizia Nizzo – Anna Onesti – Gabriella Pace – Maria Luisa Paolillo – Tatiana Paolozzi – Saveria Parentela – Alessandra Parisi – Enzo Pelli – Salvatore Pepe – Manuela Petraglio – Ugo Petrini – Mariabeatrice Pica – Carla Pistola – Claudia Pistola – Erminio Poretti – Walter Pozzi – Franco Prati – Massimo Preca – Fabio Pusterla – Giovanni Raimondi – Robert Redmer – Graziella Reggio – Marina Rezzonico – Lie Romie – Maria Teresa Romitelli – Davide Rondoni – Maria Gabriella Sabbadini – Nadia Sabbioni – Paola Santangeli – Stefano Santi – Giulia Sargenti – Simona Sarti – Roberto Scala – Isabella Steiger – Mirko Stephani – Giancarlo Stoccoro – Ulrich Suter – Tiziana Tacconi – Ivana Taglioni – Fausto Tommasina – Leonardo Tonini – Ilia Tufano – Vals – Armanda Verdirame – Christian Viredaz – Flavia Zanetti – Sabrina Zanfrini Silini

Nuovi Respiri nella Poesia Ticinese

  • dalla presentazione di Marco Falchetti –

All’interno di questa esile e maneggevole antologia, Respiri in divenire, edita presso alla chiara fonte di Lugano, sono raccolte le voci di nove giovani autori provenienti dalla Svizzera italiana. Il felice titolo attribuitole porta con sé, in limine, i segni di una possibile soluzione interpretativa, quali il flusso e la trasformazione. Seppure in ‘stagioni’ della vita diverse, infatti, tutti gli autori qui riuniti hanno scelto di spostarsi dal Ticino (senza dimenticare l’origine) per questioni legate agli studi accademici: chi verso le Università di Friborgo, di Losanna e di Neuchâtel, situate nella Svizzera francese, chi verso un’esperienza oltre confine, presso l’ateneo di Bologna (giova ricordare che queste città – in particolare la perla sulla Sarine e il capoluogo dell’Emilia-Romagna – sono legate sul piano istituzionale da una vivace mobilità accademica).

Malgrado questa dispersione geografica, in tempi recenti – grazie anche alla tecnologia quale strumento di mantenimento del contatto in absentia – i componenti del gruppo sono sempre più divenuti lettori l’uno dell’altra, condividendo tra di loro scartafacci, dattiloscritti e abbozzi, così come dubbi stilistici e interpretazioni testuali della propria ricerca poetica: è in questo modo emersa dal profondo la comune passione per la scrittura. Come in una sorta di successio naturalis all’interno di un progressivo moto d’accostamento, le voci d’ognuno si sono disposte concentricamente, e si sono riconosciute nella figura geometrica del cerchio, rifiutando qualsiasi rapporto di subordinazione tra di loro. Non si tratta dunque di un assetto piramidale dalla cui sommità discende un modello da imitare e ripetere, ma del trionfo, in campo artistico, dell’equità, dell’amicizia.

Per impiegare una metafora tratta dall’ambito musicale, ogni nota dello spartito si è rispecchiata vicendevolmente nei testi qui raccolti, nella modalità di un tema con variazioni, e in molti di questi ha ritrovato un frammento di sé, oppure ha avuto l’occasione di lasciarsi suggestionare nell’immaginazione, e di cogliere poi un residuo di parola, rielaborandolo attraverso un lento solfeggio volto alla scoperta di una propria personale intonazione. Così operando l’antologia si regge su due fondamentali atti, quali il superamento di qualsiasi ‘privatizzazione’ del canto poetico da un lato, e la condivisione spontanea della propria creazione artistica dall’altro: cioè, più in generale, sulla «facoltà di raccogliere gli altri, e se stessi con gli altri, attorno a qualcosa», come ricorda Sereni in un’intervista del 1975.

Se ogni singolare voce poetica si salda e si lega insieme alle altre, completandosi di rilettura in rilettura, vero è anche che il valore aggiunto di Respiri in divenire risiede nella riscontrabile eterogeneità dei contenuti proposti. L’attenzione fornita ai dati della realtà, il recupero dal fondo della memoria – così come il suo ruolo nella scrittura poetica –, la ricerca dell’universalità del sentimento, il confronto con il proprio luogo d’origine, l’estinzione di un vecchio debito con il passato, e il viaggio sono solo alcuni dei tanti temi che emergono e attraversano, come una sorta di fil rouge, il variopinto panorama delineato nei diversi testi della raccolta.

Ma al di là di questa diversità di soluzioni impresse sulla carta – termometro delle differenti cifre stilistiche qui riunite –, che pur rimane un fattore al quale prestare attenzione, perché in sé racchiude i principali modelli di riferimento di ognuno, ciò che veramente conta mettere in rilievo è lo sguardo degli autori, interamente volto verso un comune orizzonte culturale entro il quale si compie la scrittura poetica – facendo così convergere il particolare modus operandi di ogni tessera del mosaico verso lo stesso epicentro: è sopra questo terreno che sorge una piccola fucina, all’interno della quale prima ogni componente del gruppo plasma e forgia le immagini, poi attende una visita, adopera il pettine fine, e in seguito restituisce la parola alla pagina – al lettore – intrisa della propria insostituibile sensibilità.

Prefazione di Marco Falchetti


113 Respiri in divenire – Generazione nuova

Raccolta di poesie di 9 autori ticinesi 20/30enni: Evan Bernasconi, Piera Biondina, Ottavia Bulloni, Marco Falchetti, Stefano Minotti, Enea Savio, Stefano Scandella, Serena Travaglini, Estelle Vezzoli

Illustrazione di Arianna de Angelis

Edizioni: alla chiara fonte


martedì 7 febbraio 2023 alle ore 18
sarà presentato il libro presso la

Biblioteca Salita dei Frati
Salita dei Frati 4a
6900 Lugano