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I luoghi della rinascita

In occasione del quinto anniversario del sisma che colpì l’Italia centrale nell’agosto 2016, una mostra fotografica per la prima volta racconta e restituisce, attraverso le immagini delle persone e dei luoghi, una storia delle persone e dei luoghi di Amatrice e di Accumoli.

Dall’agosto del 2016 il collettivo di fotografi TerraProject – Michele Borzoni, Simone Donati, Pietro Paolini, Rocco Rorandelli – ha attraversato i luoghi del terremoto, da Amatrice ad Accumoli nel Lazio, fino ai comuni delle Marche e le frazioni circostanti, seguendo e documentando tutte le fasi di un percorso difficile e coraggioso di ritorno alla vita.

Il progetto è iniziato da una committenza fotografica del quotidiano La Repubblica – un servizio fotografico al mese, per un anno – con l’obiettivo di non limitarsi a fissare gli attimi dopo la tragedia ma con l’intenzione di “rimanere”. E il tempo di rimanere è diventato 5 anni di lavoro, oltre 5 mila scatti, un archivio fotografico, una memoria storica, una mostra.

Un tempo di ricerca lungo che ha permesso di osservare con attenzione le storie delle persone sul territorio, una narrazione lontana dal clamore dei primi giorni e vicina a chi ha scelto di resistere.

I fotografi di TerraProject sono stati testimoni di un tempo ciclico attraverso le stagioni, i tempi dell’agricoltura, gli anni scolastici e la vita quotidiana. La presenza costante ha permesso di proseguire la documentazione in maniera indipendente e di poter raccogliere tutti quegli attimi, nei mesi e negli anni, che si chiamano “ricostruzione”, fino ad arrivare a oggi, anniversario del sisma e momento scelto per condividere con il pubblico e gli abitanti il lavoro svolto, insieme.

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Di Semi e di Pietre
Viaggio nella rinascita di un territorio
Dal 24 luglio al 5 settembre 2021

Amatrice – Accumoli (Rieti)

: http://www.terraproject.net

A cura di Giulia Ticozzi



Covid e l’Arte in video

Per la 26° edizione di ARTE CONTEMPORANEA – dal titolo DIS/LOCAZIONI – il Liceo Scientifico e Linguistico Statale “Ettore Majorana” di Roma propone dei video nei luoghi della creatività.
Così in quest’anno particolare sono stati gli, studenti e i docenti, a incontrare gli artisti negli spazi della loro creatività. Foto, filmati, interviste realizzate dagli studenti negli STUDI d’ARTISTA saranno caricati – a partire da giovedì 27 maggio 2021 – sul nostro sito istituzionale per portare, anche quest’anno, l’arte nelle nostre aule, nel nostro quartiere, nelle nostre vite.
Gli Incontri del Progetto DIS/LOCAZIONI proseguiranno a partire da Settembre 2021.
A causa delle misure restrittive in vigore per l’emergenza anti-Covid il MUDITAC è attualmente chiuso.
In questo anno particolare abbiamo deciso di andare noi, studenti e docenti, a incontrare gli artisti negli spazi della loro creatività. Foto, filmati, interviste realizzate dagli studenti negli STUDI d’ARTISTA saranno caricati dai giorni indicati sul nostro sito istituzionale per portare, anche quest’anno, l’arte nelle nostre aule, nel nostro quartiere, nelle nostre vite.
Chiediamo a voi artisti di confermarci la disponibilità a ricevere nei vostri spazi di lavoro un piccolo gruppo di studenti per la realizzazione del video sulle vostre opere e il vostro lavoro.


DIS/LOCAZIONI
26° edizione di Arte al Majorana
online

Liceo Majorana
Roma

A cura di Anna Cochetti
Responsabile di Progetto Daniela D’Alia

Questi i primi “reportart” in differenti contesti creativi:
Comunità X – Corviale studi d’Arte
Claudia Bellocchi
Art Studio Off1c1na
Massimo Ruiu


Ex Jugoslavia in Arte

Un mosaico composito e complesso di quasi cento opere di oltre sessanta artisti originari dei diversi paesi della ex Jugoslavia,per raccontare non solo la storia difficile di un territorio attraversato nei secoli da conflitti, tensioni, instabilità, ma anche l’utopia di un paese – la Jugoslavia socialista – costruito inizialmente su un ideale di fratellanza fra nazioni e di unità fra i lavoratori. Dal tempo della Seconda Guerra mondiale al dramma delle guerre civili, dai processi di indipendenza fino agli anni più recenti, gli artisti si confrontano con la loro storia, riletta attraverso i gesti di quegli eroi che, in modi e tempi diversi, hanno sacrificato la propria vita per gli altri o nel nome di un ideale superiore, “più grande”, come recita il titolo della mostra. In un tempo sempre più dominato dal cinismo, dalla paura dell’estraneo, dal consumismo e dalle drammatiche conseguenze di un modello di società ipercompetitiva e sempre più individualista.
La mostra è organizzata intorno a otto sezioni, non separate ma anzi interconnesse tra loro così come sono connesse le tematiche che indagano
Le prime quattro (Libertà, Uguaglianza, Fratellanza, Speranza), contraddistinte in mostra dal colore azzurro, rappresentano e raccontano gesta eroiche, rivoluzioni e valori positivi,ideali per cui in passato si era disposti a lottare e addirittura a perdere la vita, ma che per contrasto fanno affiorare la profonda crisi degli stessi nella società contemporanea.
Le altre quattro sezioni (Rischio, Individuo, Alterità, Metamorfosi) caratterizzate dal colore rosso, descrivono invece il mondo di oggi e le questioni più urgenti della contemporaneità, conseguenze della voracità dei nostri tempi, di un tempo in cui l’essere umano è sempre meno in armonia con se stesso, con gli altri e con la natura. Il cuore dell’esposizione, centro non solo ideale ma anche spaziale, è la prima sezione intitolata LIBERTÁ.


Più grande di me
Voci eroiche dalla ex Jugoslavia

Dal 5 maggio al 12 settembre 2021

MAXXI
Roma

A cura di Zdenka Badovinac, con Giulia Ferracci

https://www.maxxi.art/events/piu-grande-di-me-voci-eroiche-dalla-ex-jugoslavia/

Alessandra Celletti Desert

Prosegue il viaggio musicale di Alessandra Celletti lungo i corsi d’acqua del Friuli Venezia Giulia. Dopo “Hide & Seek” esce il 23 Aprile “Desert” secondo singolo che anticipa l’album “Experience”.
La voce sussurra lo scorrere di un fiume che somiglia a un deserto. Il pianoforte accompagna con note circolari e ipnotiche mentre il suono di un violino (affidato alla violinsta e performer HER) fa da controcanto.
Girato lungo le sponde del Tagliamento il video suggerisce l’atmosfera dolcemente irreale del brano.
Desert” sarà distribuito da Believe su Spotify e su tutti i canali digitali.
Experience” è il nuovo progetto di Alessandra Celletti che mette in musica l’essenza dell’acqua e il fascino della trasformazione.
L’artista romana racconta: “Mentre viviamo un periodo sospeso e apparentemente immobile vorrei trasportare l’ascoltatore in riva al fiume, dove tutto scorre e donargli l’esperienza di un’atmosfera incantata e limpida fondendo le note del mio pianoforte con suoni naturali ed echi elettronici.
Nell’estate 2020, l’estate del Covid non avevo neanche un concerto in programma. Ho provato ad adattarmi alle nuove modalità improvvisando come tanti miei colleghi musicisti qualche diretta sui social, ma mi mancava troppo la possibilità di suonare dal vivo e di condividere l’emozione dei suoni. Tuttavia chi mi conosce lo sa: cerco sempre di trasformare gli eventi “negativi” in qualcosa di “nuovo” e capace di sorprendere.
Così ho deciso di partire con il mio mini piano, la mia piccola videocamera e un cavalletto e di suonare da sola improvvisando semplici melodie di fronte ai corsi d’acqua del Friuli Venezia Giulia, per esaltare e restituire attraverso la musica l’incanto di una regione che amo in modo particolare e che ogni volta mi regala emozioni speciali.
“Il materiale prodotto e sul quale sto lavorando racconterà così l’anno covid, quello in cui non avrò potuto suonare per le persone, ma da sola di fronte ad una natura che è sempre meravigliosa. Questa è la mia scommessa: trasformare gli effetti negativi della pandemia in un’esperienza nuova, poetica e sorprendente”.

Alessandra Celletti ha dedicato la sua vita al pianoforte, diplomandosi al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Parte quindi da una formazione classica ma chi la conosce un po’ di più sa quanto sia grande anche l’attitudine a sperimentare sempre cose nuove tanto che le sue esperienze si moltiplicano con deviazioni interessanti anche nel campo del rock, dell’avanguardia e dell’elettronica. Tantissime le collaborazioni con artisti italiani (da Gianni Maroccolo a Claudio Rocchi, ai Marlene Kuntz, a Franco Battiato) e internazionali (tra cui il mitico Hans Joachim Roedelius, pioniere dell’elettronica tedesca).
Video


Mercoledì 5 maggio alle 20 suonare per noi in streaming sulla pagina Fb


Napoleone e Roma

Ideata in occasione del bicentenario dalla morte di Napoleone Bonaparte, la mostra lo celebra ripercorrendo il rapporto tra l’imperatore francese, il mondo antico e Roma.
Annessa all’Impero dal 1809 al 1814 e città imperiale seconda solo a Parigi per volontà di Napoleone stesso, Roma, e più precisamente l’area archeologica dei Fori Imperiali, fu oggetto di scavi promossi dal Governo Napoleonico di Roma tra il 1811 e il 1814 per liberare l’area a sud della Colonna di Traiano, che Napoleone aveva già preso a modello per la realizzazione tra il 1806 e il 1810 della Colonna Vendôme a Parigi. I Francesi volevano applicare a Roma quei criteri di ordine urbanistico che, nei loro intenti, l’avrebbero trasformata realmente in una seconda Parigi. Ispirarsi alla Roma Imperiale in ogni suo aspetto per celebrare la magnificenza di Napoleone e della sua famiglia divenne ben presto una consuetudine e portò inevitabilmente con sé l’uso di un linguaggio di propaganda ispirato all’Antico, caratterizzato dalla rappresentazione dell’Imperatore come erede dei grandi condottieri del passato, degli Imperatori romani, se non addirittura come eroe e divinità dell’antica Grecia, in un rimando costante a Roma Imperiale, alla sua arte e alla sua cultura.
Il percorso espositivo si snoda attraverso 3 macro-sezioni e comprende oltre 100 opere – tra cui sculture, dipinti, stampe, medaglie, gemme e oggetti di arte cosiddetta minore – provenienti dalle Collezioni Capitoline nonché da importanti musei italiani ed esteri.
La prima macro-sezione evidenzia il rapporto tra Napoleone e il mondo classico, seguendo la formazione del giovane Bonaparte, anche attraverso l’adozione di diversi modelli tratti dall’Antico, utilizzati di volta in volta per trasmettere messaggi di potere, buon governo e conquiste militari, fino alla divinizzazione della sua figura. In questa sezione saranno presenti opere antiche e moderne di eccezionale valore storico, che illustrano il percorso biografico di Napoleone e, allo stesso tempo, i suoi modelli e riferimenti culturali.
La seconda macro-sezione è dedicata al rapporto di Napoleone con l’Italia e Roma. Si inizia con tre opere di particolare bellezza che illustrano il ruolo di Napoleone come Re d’Italia: il gruppo scultoreo di Pacetti Napoleone ispira l’Italia e la fa risorgere a più grandi destini, dal Castello di Fontainebleau, e due ritratti di Napoleone da Milano (Galleria d’Arte Moderna e Palazzo Moriggia-Museo del Risorgimento).
La terza macro-sezione approfondisce alcuni aspetti relativi alla ripresa di modelli antichi nell’arte e nell’epopea napoleonica, come ad esempio quello dell’aquila romana, esemplificato in mostra, tra le altre opere, dal vessillo del 7° Reggimento Ussari dal Musée de l’Armée di Parigi. Nell’approccio all’Antico fu fondamentale per Napoleone la Campagna d’Egitto, impresa militare e culturale insieme, raccontata attraverso alcune opere, come la stampa di Girardet dal Museo Napoleonico di Roma, raffigurante
La mostra si conclude con il famoso quadro Napoleone con gli abiti dell’incoronazione, dipinto da François Gérard nel 1805 e conservato ad Ajaccio, nel Palais Fesch-Musée des Beaux-Arts: il dipinto raffigura Napoleone al suo apice e rappresenta il compendio più evidente dell’uso che egli seppe fare dei simboli.
Le immagini dell’anticomania napoleonica (la nudità eroica, le insegne del potere, l’alloro, l’aquila…) rifunzionalizzate nel presente sono allo stesso tempo rivolte al futuro: si rivolgono ai posteri e partecipano alla costruzione della leggenda dell’Imperatore


Napoleone e il mito di Roma
Sino al 30 maggio 2021

Roma
Mercati di Traiano