- di Stefania Severi
La parola Shoah è ebraica e significa «catastrofe» ed è il termine con cui si indica lo sterminio nazista degli ebrei durante il secondo conflitto mondiale. Vittorio Pavoncello, scrittore, attore, regista e artista visivo lo ha abbinato alla parola “arte” per riandare a quell’arte che i Nazisti definirono “Arte degenerata” (1937), etichettando gli artisti non allineati alla loro concetto di estetica come mentalmente malati. Per fortuna il loro intento di annientamento non fu raggiunto e le opere che si sono salvate rappresentano una testimonianza non solo d’arte ma soprattutto di storia. È emblematico il caso del grande pittore austriaco Gustav Klimt la cui arte fu definita degenerata. Purtroppo molti suoi dipinti sono andati distrutti ma fortunatamente molti si sono salvati perché portati in altri paesi. Nel libro sono le segnalazioni dei direttori di ben 58 tra musei e fondazioni in Italia nonché del Museo Vilna Gaon Jewish Museo di Vilnius in Lituania, che ha segnalato l’artista di Vilnius Samuel Bak. In tutto gli artisti segnalati sono 74. Inseriti in ordine alfabetico, la loro biografia è accompagnata dal nome dell’istituzione che lo ha indicato (in alcuni casi la segnalazione proviene da più musei) con un apparato di note critiche ed un ritratto in bianco e nero. I ritratti sono degli artisti Carla Cantatore, Fulvia Cardella, Giancarlino Corcos, Giulia Cutrera, Stefano Frasca, Salvatore Giunta, Silvana Leonardi, Massimo Napoli, Adriano Necci, Petit Paon, Eliana Prosperi, Luciano Puzzo, Simona Salvuccelli, Barbara Schaeffer e Kristina Venskaja. C’è anche una sezione dedicata al Teatro con le schede di Aldo De Benedetti e di Arnoldo Foà. Le ultime 100 pagine circa del volume, che con gli indici raggiunge le 408 pagine, sono dedicate agli eventi che si sono tenuti negli anni dal 2015 al 2018 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, in occasione della Giornata della Memoria con i saggi dei numerosi intervenuti tra i quali lo stesso Pavoncello. Le tematiche affrontate sono state: “La testimonianza dell’arte” (2015), “La Memoria della memoria” (2016), “La voce, l’immagine e il perdono” (2017), “Le architetture della Shoah” (2018). Tra gli innumerevoli autori dei saggi sparsi nel volume citiamo: Vincenzo Bilandello, Vittorio De Benedetti, Luis Bakalov, Furio Colombo, Anna Foa, Raffaella Di Castro, Luca Zevi, Claudio Strinati, Emanuela Garrone e Fabio Petrelli.
Questo libro è un efficace e prezioso strumento che non solo ci restituisce la memoria storia del nostro passato, che purtroppo molti tendono a dimenticare, ma rappresenta anche un utile manuale di storia dell’arte grazie alla accuratezza delle schede dei singoli artisti.
Il volume, sotto l’alto patronato del Parlamento Europeo 2018, ha ricevuto la Medaglia e il Messaggio della Presidenza della Repubblica (2016-2017-2018).
La Shoah dell’Arte
a cura di Vittorio Pavoncello
Edizioni Progetto Cultura, Roma 2020
ISBN 978-88-3356-181-3
Euro 23,00