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Egitto: nuovamente alle urne

 

 

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Francesca Paci

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Curling di riscatto

“La mossa del pinguino” racconta l’avventura verso il sogno olimpico di quattro uomini perdenti, che scoprono per caso il gioco del curling e si convincono di poter partecipare alle Olimpiadi Invernali di Torino 2006.

Si ingegnano in allenamenti improbabili, trovano scappatoie alle regole, tentano l’impossibile pur di aggiudicarsi il titolo di campioni italiani, per acquisire il diritto di partecipare alle Olimpiadi. Per riuscirci dovranno però diventare uomini migliori.

I toni sono quelli della classica commedia italiana, la cui comicità è tipicamente alternata a momenti di amara consapevolezza. Una tragicomica avventura che vede il percorso di riscatto dei quattro personaggi maschili: uomini abbattuti dalla vita ma che hanno ancora voglia di vincere e sognare.

Roma, 2006. Superati da un pezzo i trent’anni, Bruno non si rassegna a crescere e diventare adulto. Nonostante sia sposato con Eva e con lei abbia avuto un figlio, Yuri, che frequenta le elementari, Bruno è un esempio da manuale di “Sindrome di Peter Pan”. Incapace di tenersi un lavoro per più di sei mesi e sempre alle prese con improbabili progetti che non vanno mai a buon fine, Bruno passa le sue giornate a giocare a calcio Balilla con il suo migliore amico dai tempi della scuola, Salvatore.

Ma la cronica mancanza di soldi e lo sfratto imminente hanno reso teso il rapporto con Eva.

Bruno ci mette tutta la buona volontà per risolvere la questione della casa ma, se alla sua persistente incapacità di impegnarsi uniamo anche una proverbiale sfortuna, ecco che tutto l’impegno di questo mondo non può che risolversi in disastro. Bruno viene truffato e ridotto in miseria, perdendo tutti i risparmi, anche quelli che servivano per affittare una nuova casa. Per evitare di incorrere nelle ire di Eva e nel disperato tentativo di risollevare le magre economie di famiglia, ecco che Bruno trascina Salvatore nell’ennesimo, pazzo e strampalato progetto: partecipare con una squadra di curling alla prossime Olimpiadi Invernali di Torino 2006.

Dal momento che il curling è uno sport ancora poco conosciuto in Italia, Bruno è convinto di avere campo facile e di riuscire facilmente a qualificarsi. Una volta raggiunta la qualificazione per le Olimpiadi, secondo Bruno, non sarà difficile trovare uno sponsor e rientrare nella rosa dei vincitori, con conseguenti guadagni da capogiro…

Salvatore non sembra convinto del piano del suo amico ma, nel perfetto stile gregario sul quale si basa la loro amicizia, non nega il suo appoggio a Bruno.

Purtroppo i piani di Bruno hanno sempre molti ostacoli da superare… Primo problema da risolvere: i componenti di una squadra di curling regolamentare sono quattro. Bisogna quindi trovare altri due giocatori. E dove cercarli, se non sul campo di bocce? Dopotutto, si dice Bruno, il curling è l’equivalente delle bocce su ghiaccio… E così entrano a fare parte della squadra anche Neno ed Ottavio. Il primo, Neno, è un attempato biscazziere che vive di espedienti ed entra immediatamente in sintonia con il protagonista. Al contrario Ottavio è un anziano vigile urbano in pensione, un uomo solitario con la testa sulle spalle e guidato da La Mossa del Pinguino

un enorme senso di responsabilità. Agli antipodi rispetto a Bruno, l’abilità di Ottavio sul campo di bocce gli vale però l’ingresso onorario in squadra.

Una volta formata la squadra, iniziano gli allenamenti e, con essi, cominciano a spuntare gli inevitabili problemi pratici.

Per prima cosa, c’è da risolvere il problema di “dove” allenarsi: Roma non offre molti stadi del ghiaccio a disposizione per una tale disciplina e i nostri non hanno soldi a sufficienza per affittare il Palaghiaccio.

Una volta trovato il luogo per allenarsi,però la nobile arte del curling si rivela essere molto più ostica di quel che pensavano inizialmente i protagonisti. Le regole da mandare a memoria, i termini tecnici e le strategie di partita da pianificare costringono Bruno e i suoi a studiare sui manuali di gioco.

Inoltre l’attrezzatura ufficiale da curling costa cara, e nessuno dei protagonisti ha capitale da investire…

Nonostante tutti gli imprevisti e le difficoltà, completamente soggiogato dal sogno Olimpico, Bruno continua a credere nel raggiungimento del suo obiettivo e diventa forza trascinante della sgangherata squadra. Quando Eva, che era stata saggiamente tenuta all’oscuro di tutto, scopre che Bruno ha investito tutti i loro ultimi risparmi nell’ennesima impresa donchisciottesca, la situazione precipita…

Delusa dall’immaturità del marito, Eva lascia Bruno proprio quando la squadra riesce finalmente a qualificarsi per rappresentare l’Italia centro-meridionale alle selezioni per i Giochi Invernali.

Il percorso che porta la squadra a battersi per acquisire il diritto a partecipare alle Olimpiadi assume quindi il tono del riscatto: si tratta per Bruno dell’ultima occasione per dimostrare alla sua famiglia quanto vale.

Arrivare alle selezioni rappresenta per la squadra dei “Pinguini d’Assalto” un viaggio accidentato e pieno di ostacoli. Nel corso dell’avventura i quattro uomini avranno la possibilità di maturare e di trovare la felicità, senza per questo perdere uno sguardo incantato e la volontà di sognare.

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Cinema La-mossa-del-pinguinoLa Mossa del Pinguino

Regia

Claudio Amendola

Con

Edoardo Leo

Ricky Memphis

Ennio Fantastichini

Antonello Fassari

Francesca Inaudi

Soggetto

Michele Alberico, Giulio Di Martino, Andrea Natella

Sceneggiatura

Claudio Amendola, Edoardo Leo, Michele Alberico, Giulio Di Martino

Musiche

Giorgio H. Federici

Fotografia

Antonio Grambone

Montaggio

Alessio Doglione

Prodotto da DAP ITALY – DE ANGELIS GROUP

Con il sostegno della FILM COMMISSION TORINO PIEMONTE

Distribuzione

VIDEA

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Un amore artificiale

Lo sguardo originale e innovativo di Spike Jonze, rivolto a un sentimento così complesso come l’amore, dà vita allo spunto narrativo molto particolare su cui si basa Her.

Theodore (Joaquin Phoenix) vive nella città di Los Angeles in un futuro non troppo lontano. Dopo la separazione dalla moglie, l’uomo trascorre le sue giornate affrontando un senso di solitudine interiore che lo attanaglia, nonostante sia in grado di scrivere emozionanti lettere personali per lavoro o possa contare sul supporto dei suoi amici. Quando acquista un nuovo sistema informatico, Theodore farà la conoscenza del sistema operativo, di nome Samantha (la cui voce in versione originale è di Scarlett Johansson e in italiano di Micaela Ramazzotti), con cui stabilisce presto un legame profondo che si trasforma in amore, con tutte le complicazioni che questo comporta.

La sceneggiatura di Jonze, vincitrice del premio Oscar, unisce gli elementi più tradizionali della commedia romantica con al centro un protagonista dalla personalità complicata, incapace di comprendere fino in fondo ciò che desidera dalla propria vita e da una relazione, con una riflessione sulla nuova tecnologia in grado di integrarsi in modo inaspettato con la vita dei suoi utilizzatori e, al tempo stesso, di evolversi in modo inaspettato causando una riflessione etica e morale.

Essenziale per la buona riuscita del film è l’interpretazione di Joaquin Phoenix che gestisce con talento la responsabilità di sostenere Lei con la sua presenza costante sullo schermo. L’attore riesce a trovare un buon equilibrio tra vulnerabilità e incertezza, e la sua interazione con Samantha e con le altre figure femminili del film è credibile e naturale, anche se Amy Adams e Rooney Mara avrebbero meritato uno spazio maggiore. La relazione tra Theodore e il sistema operativo, tuttavia, affronta tutti gli ostacoli di una più ‘umana’ storia d’amore, senza presentare sviluppi inediti o un approccio completamente originale. La situazione, pur presentando dei momenti molto romantici come la scoperta del mondo da parte di Samantha attraverso gli occhi di Theodore, scivola spesso in un sentimentalismo fin troppo prevedibile che ripercorre le tappe già mostrate in numerosi film. Elementi come l’evoluzione personale di Samantha o i dubbi filosofici legati alla creazioni di entità pensanti virtuali vengono solo sfioraio, rimanendo in secondo piano rispetto ai problemi di cuore e privando il film di una complessità che avrebbe reso Lei ancora più interessante. Jonze, tuttavia, sfrutta al meglio le interpretazioni, una splendida fotografia e la suggestiva colonna sonora composta dagli Arcade Fire, firmando un film emozionante e divertente, nonostante un ritmo lento e una retorica sentimentale un po’ troppo forzata. Originale.

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Cinema Lei 1380012584136_her1Her – Lei

Regia: Spike Jonze

Con: Joaquin Phoenix – Scarlett Johansson – Olivia Wilde – Amy Adams – Chris Pratt – Portia Doubleday – Luka Jones – Rooney Mara – Alia Janine Anno: 2013

Sceneggiatura:Spike Jonze

Fotografia: Hoyte van Hoytema

Scenografia: K.K. Barrett

Costumi:Casey Storm

Soggetto: Spike Jonze

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