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BioHyst: Una nuova alimentazione per l’Africa

Spesso si parla dell’importanza di una sana alimentazione, ma si dovrebbe parlare più precisamente di “nutrizione”. Infatti, per raggiungere e mantenere uno stato di salute ottimale non basta “alimentarsi”, bisogna anche garantire all’organismo un apporto bilanciato di nutrienti (proteine, vitamine e sali minerali).
Questo libro propone più di duecento idee per cucinare con la farina Hyst. Una farina ottenuta attraverso un procedimento nuovo che consente di conservare, durante la macinazione, tutti quei nutrienti naturalmente presenti nell’alimento, fondamentali per la salute e il benessere dell’organismo.

Le ricette includono i principali piatti della cucina italiana e alcune pietanze tipiche di altri Paesi. Ognuna è studiata in modo da soddisfare, attraverso il suggerimento di ingredienti alternativi, anche chi ha deciso di seguire una dieta che apporti benefici all’organismo, senza rinunciare ai sapori più classici.

Bei Gesti Alimentazione Un Libro per la Farina BioHyst web

 

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Il Libro
FARINE HYST
pane, pasta, pizza, pasticceria
2014
Pag. 565
Le illustrazioni sono state realizzate dagli artisti del Movimento VersOltre.

TechnoHyst

Bits of Future: Food For All

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Valerio Mastandrea racconta la storia di Awas Ahmed

La testimonianza di Awas Ahmed, Rifugiato somalo in Italia, letta da Valerio Mastandrea.

un’iniziativa del Centro Astalli

L’orrore non basta, serve pathos

Difficile scrivere parole sui Rifugiati dopo gli ultimi episodi di Roma. Abbiamo letto e sentito di tutto: dagli insulti più efferati alle bugie più imbarazzanti. A destra e a manca. Allora invece di parlare vi presentiamo questa brevissima clip: Perché saliamo su una barca. Una produzione del Centro Astalli di Roma con Valerio Mastandrea, uno che sembra sempre aver paura di stare nel posto sbagliato al momento sbagliato e che in questa occasione presta la sua voce ad Awas Ahmed, Rifugiato somalo in Italia.
E però una cosa la vogliamo aggiungere: provate a parlarci almeno una volta con un rifugiato, a passarci un’ora insieme. Sarà più facile vederlo per chi è veramente e non per come ve lo raccontano gli altri.

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da Artigiani Digitali | novembre 2014

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AdN Migranti Rifugiati Artigiani Digitali novembre 2014

 

 

Non c’è pensione per i killer

Il protagonista Keanu Reeves veste i panni di John Wick, uno spietato killer ritiratosi a vita privata, costretto a tornare in azione per vendicare il torto subito dal figlio di un boss della criminalità newyorkese. L’uomo inizia così la caccia ai suoi nemici con la ferocia che lo ha reso una leggenda nel mondo della malavita.

Dopo l’improvvisa morte della moglie, John Wick (Keanu Reeves) riceve dalla donna un ultimo regalo: un cucciolo di beagle accompagnato da un biglietto che lo esorta a non dimenticare mai come si fa ad amare. Ma il profondo cordoglio di John viene interrotto quando la sua Boss Mustang del 1969 attira l’attenzione del sadico malvivente Iosef Tarasof. Quando John si rifiuta di vendere la macchina, Iosef e i suoi tirapiedi irrompono in casa sua, rubano l’auto, picchiano John fino a fargli perdere i sensi e uccidono il cucciolo. La banda non sa però di aver risvegliato uno dei più crudeli assassini che la malavita abbia mai conosciuto!
La ricerca della macchina rubata, riporta John in una New York che i turisti non conoscono, una città abitata da una ricca e feroce comunità criminale che si muove nell’ombra, della quale John Wick è stato a lungo il killer più spietato diventandone la leggenda.
Dopo aver appreso che il suo aggressore è l’unico figlio del boss Viggo Tasarov, un tempo suo principale datore di lavoro, John sposta la sua attenzione sulla vendetta. Non appena si sparge la voce che il leggendario killer è alle calcagna del figlio, Viggo offre una generosa ricompensa a chiunque riesca a fermarlo. Con un vero e proprio esercito di mercenari pronti a tutto sulle sue tracce, John dovrà tornare ad essere la spietata macchina di morte che il mondo della criminalità una volta temeva.

John Wick è una storia di vendetta e redenzione ambientata in una New York iperrealistica, dove si muove una comunità criminale di killer d’èlite, della quale John Wick è l’unico ad essere sopravvissuto una volta abbandonata.

Per rendere il film da subito credibile, e permettere di avere scene d’azione innovative e rivoluzionarie, la regia è stata affidata a Chad Stahelski e David Leitch fondatori della 87Eleven, la società di stunt più famosa di Hollywood. I due, che avevano già collaborato con Reeves in Matrix, sono tra i più richiesti del panorama cinematografico americano avendo lavorato in film d’azione di altissimo livello.

Dopo una lunga assenza, Keanu Reeves torna alla ribalta del panorama hollywodiano con un action adrenalinico che si rifà a quelli che lo hanno reso un’icona del genere come la trilogia di Matrix, Speed e Point Break.

 

Cinema John Wick Locandina 1******************************

JOHN WICK

Diretto da
Chad Stahelski e David Leitch

Con
Keanu Reeves, Willem Dafoe, Alfie Allen, Michael Nyqvist

Azione, durata 96 min.
USA, 2014
M2 Pictures

uscita prevista per giovedì 22 gennaio 2015

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Roma: Sulle tracce architettoniche del potere fascista

Camminare per Roma e non vedere i luoghi come sono oggi, come ce li hanno consegnati il cinema prima e poi la televisione; vederli invece com’erano negli anni venti, feriti e sanguinanti, scovarne le tracce nascoste: è questo l’obiettivo degli itinerari ricostruiti in questa guida da Anthony Majanlahti e Amedeo Osti Guerrazzi, la cui ricerca non ha lasciato inesplorato alcun palazzo, vicolo, quartiere. La Prima guerra mondiale non fu gentile con l’Italia. E con Roma in particolare. Esaurita la disponibilità di case popolari, gli immigrati e i poveri che affluivano ogni giorno nella capitale, già sovraffollata e irrequieta, costruirono baracche accanto agli acquedotti e alle vecchie torri fuori le mura. Erano agglomerati miseri, squallidi, pericolosi ai quali il governo e la nuova classe media guardavano con sospetto. L’indolente e soleggiata città dei cesari e dei papi si scrollò di dosso secoli di immobilismo con un sussulto violento, e ne risultarono spaccature profonde. La disillusione generata dalla pace di Parigi, incarnata dal mito dannunziano della «vittoria mutilata», non fece che esacerbare le divisioni e i contrasti – fra ricca borghesia e indigenti, fra studenti e forze dell’ordine –, finché nel 1919 una nuova, dolorosa lacerazione si aprì nel tessuto sociale urbano: quella del fascismo. Eppure la Storia sembra aver dimenticato le ferite che lo squadrismo inferse a Roma: non c’è traccia degli scontri che insanguinarono i rioni popolari di San Lorenzo e del Trionfale, nessun monumento ricorda i massacri perpetrati dalle Camicie nere, nessuna targa commemora i nomi delle vittime. A recuperare questa memoria dolorosa ma essenziale interviene Roma divisa. I suoi dettagliati percorsi ci conducono nei luoghi da cui il tempo e la negligenza hanno lavato via i segni di quegli anni tumultuosi e contraddittori, come la sede del sindacato dei fornaciai su via Tolemaide, dove si concentrarono – subito dopo la Marcia su Roma – gli attacchi dei fascisti che volevano «dare una lezione» ai lavoratori; o come il caffè Aragno, animato centro culturale frequentato fra gli altri da Vincenzo Cardarelli, Filippo Tommaso Marinetti e Leonardo Sinisgalli, dove nel 1921 l’onorevole socialista Alceste Della Seta fu bastonato duramente da alcuni irriducibili mussoliniani. O ancora come largo Chigi, a pochi metri da dove fu orchestrato il delitto di Giacomo Matteotti. Una guida per non dimenticare, ancora una volta, che il fascismo non avrebbe mai potuto stroncare l’opposizione popolare senza un alleato quanto mai fedele, lo Stato italiano, e per vedere Roma con occhi diversi.

Un libro che segue quello dedicato da Rino Bianchi e Igiaba Scego alla Roma negata (Editore Ediesse, 2014) di Passeggiate coloniali.

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Il libro verrà presentato
Giovedì 27 novembre 2014
Presso i Musei Capitolini

Invito_Roma divisa_Roma

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Invito_Roma divisa_Roma coverROMA DIVISA 1919 – 1925
Itinerari, storie, immagini
di Anthony Majanlahti e Amedeo Osti Guerrazzi

Editore: Il Saggiatore, 2014
Pagine: 320
Prezzo: € 19,50
ISBN 9788842820109
EAN:9788842820109
E-book € 10,99

 

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Anthony Majanlahti (Montréal, 1968) è docente universitario di Storia e urbanistica di Roma e associato dell’Accademia Britannica. Nel 2007 ha pubblicato Guida alle grandi famiglie che fecero Roma (Vallardi, 2007), tradotto in diversi paesi.

Amedeo Osti Guerrazzi (Roma, 1967) collabora con l’Istituto storico germanico di Roma. Tra le sue ultime opere ricordiamo: Noi non sappiamo odiare. L’esercito italiano tra fascismo e democrazia (Utet, 2010), L’esercito italiano in Slovenia, 1941-1943. Strategie di repressione antipartigiana (Viella, 2011) e Storia della Repubblica sociale italiana (Carocci, 2012).

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L’Europa della Multiculturalità “Donna”

Va detto che questa è una mostra nasce da incontri e amichevoli frequentazioni tra artisti per un omaggio alla Donna, all’universo femminile, a un mondo così ricco e complesso, variopinto di razze, suoni, colori, odori ma anche di rabbie e dolori, multietnico e meraviglioso.
La Donna, nei suoi molteplici aspetti, è il tema della manifestazione che propone una riflessione sull’importanza che la presenza femminile ha determinato nel campo delle Arti e delle Scienze, della Cultura e del Pensiero, dell’impegno Sociale e del Costume, in un grande affresco multiculturale e multietnico, delle varie realtà presenti e vive nella società globale.

La centralità della figura femminile, sulla denuncia della violenza che ancora subisce nel mondo, su proposte speranze e utopie praticabili, scritte dipinte e scolpite tramite i diversi linguaggi dell’arte, intesa come potente strumento di confronto ed evoluzione. Condotto con incursioni in tempi, luoghi e culture differenti, ma compresenti nell’Europa odierna, il percorso della manifestazione ci parla della complessità dell’essere donna, e di momenti densi di difficoltà, gioie e paure.
Il titolo della mostra ” Donna e Multiculturalità nell’Europa di oggi” sottolinea l’esigenza di stimolare una riflessione sull’essere donna al di là di barriere geografiche, culturali o di orientamento sessuale.
Sia che la presenza femminile sia esaltata nel suo carattere simbolico di archetipo universale, sia che si ispiri alle grandi figure che hanno contribuito ad illuminare un percorso di progresso etico e sociale, questo viaggio nell’universo femminile indica un possibile cammino e testimonia di un disegno di coscienza, speranza e amore, su cui riflettere oggi.
Al progetto di Roberta Filippi partecipano artisti di vari paesi europei e una apposita sezione è dedicata ad una selezionati di giovani artisti emergenti.

Artisti: Claudio Abate, Minou Amirsoleimani, Mirella Bentivoglio, Luigi Campanelli, Bruno Ceccobelli, Raffaele Della Rovere, Paolo D’Orazio, Patrizia Dottori, Roberto Dottorini, Roberta Filippi, Elizabeth Frolet, massimo Gatti, Valter Gatti, Bianca Menna, Patrizia Molinari, Lina Passalacqua, Umberto Salmeri e i Giovani Emergenti: Violetta Carpino, Greta Colli, M.Cristina Marmo, M.C.Nuccetelli, Nunzia Pallante, Igor Spadoni, Ralf J. Trillana, Fabio Vernile.

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DONNA E MULTICULTURALITÀ NELL’EUROPA DI OGGI
Dall’11 al 20 novembre 2014

Roma
Complesso Monumentale di S.Andrea al Quirinale
Teatro dei Dioscuri
via Piacenza, 1

Ingresso:
gratuito

Informazioni:
tel. +39 06/4747155

Sito http://www.laltrosguardo.it/
Ex-art http://www.ex-art.it/l_altro_sguardo/

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Mostre Donna e Multiculturalità nell'Europa di Oggi 26748-rm hp