Tutti gli articoli di Sarina Aletta

Lo credevamo eterno e tornano visioni

Nel morbido notturno di Panico
il tempo prende appunti in grembo a Dominot.
Favole sotto vuoto premono le vetrine
e trema sull’altar maggiore il sogno di una giostra.
Se il pianoforte chiuso aspetta Rubinstein nell’attimo sospeso di un singhiozzo beate-sante sorseggiano l’oblio, lacrime viola di Mater Dolorosa che invoca Biancaneve:
“Mai, mai saranno quattro le bellezze! Perché…perché?”
Ma tutto si trasforma… e nulla può mutare.
In fondo, il tavolo degli angeli è sempre apparecchiato.
Se scendono danzanti da Castello… è solo per un’ombra, sorriso eginetico Mariano che incanta Dominot:
tornando all’acqua primigenia si può ricominciare.
Anche il menù mutevole prodigio della mano…
ha echi-aromi d’assolato inizio…amata Tunisia.
A sublimare il piatto dei rimpianti basta un bicchiere di rosso nostalgia… di quando si occupavano Conventi:
sogni ovattati d’infinite stanze e apparizioni in chiostri di verzura.
La notte, ricamando col tamburo, si balbettava di cambiare il mondo.
Solo al Panico ritornano fantasmi e litanie, voli cruenti di colombe tra immagini, sculture e notti bianche.
E sfilano madonne visionarie, violenti innamorati e diafani poeti, critici, fotografi, registi e pellicciai, cuochi, antiquari, artisti e danzatrici, rari artigiani e tristi commedianti, sindacalisti, gnomi e ragazzacce, baffuti adoratori di mutande, scrittori passionali e timide signore.
Amanti furibondi e sceneggiate non turbano la coppia senza tempo e sciamano dalla cantina fiumane di comparse:
storie nate e perdute nel mare di uno sguardo.
E il giovedì alle dieci della notte “Ardon gli incensi”
sul canto etereo del bianco Dominot.

*****************************

Dominot nelle vesti di Edit Piaf in “Les amants d’un jour”
Dominot nella scena finale de “La Dolce Vita”

*****************************

Dominot 194517903-d39f17d4-f176-4cd7-9539-bbf02d5a3b5a Dominot dominot2

 

Sogno di una tanto desiderata Conversazione amorosa

Dialogo impossibile eppure vero e giocoso…
tra un uomo ricco di esperienza e ancora di ideali
e un bimbo immaginario e curioso… senza età.
Il figlio maschio desiderato
apparso e scomparso in un attimo… è un vuoto incolmabile:
quel figlio nato senza vita che avrebbe dovuto chiamarsi Siro.
Un mito che come tutte le cose perdute…
ritorna eterno nel sogno, più vivo e vero del vero.
Osiride Pozzilli, sindacalista e affabulatore nato,
padre amoroso di una bimba ormai grande di nome Elettra,
sente la necessità, fin da ragazzo, di tradurre le grandi emozioni
nella sintesi della parola poetica come talvolta…
nella gestualità immediata del segno pittorico.
Oggi, in una forma diversa, nuova per Lui,
che potremmo definire…prosa poetica dialogata,
il Pozzilli traccia cronologicamente, partendo dall’inizio,
l’intero percorso della propria vita e non solo:
un’esistenza vissuta e combattuta con passione,
sempre nel piacere inebriante del sociale.
Ma nella voglia di riassumere e ricomporre il tutto,
ad appagare la curiosità di quel bimbo amato,
nel quale Osiride ritrova gioie, dolore e sensi di colpa,
traspare il bisogno e la sete di ripercorrere un passato
che, in quanto tale, è sempre incredibile e fascinoso,
ricco di emozioni e di conquiste e inevitabilmente di rimpianti.
Un tempo ancora tutto da “ripassare” per comprendere qualcosa
che forse ci era sfuggita in tempo reale.
All’inizio il fantastico dialogo parte dal mistero del nome:
“Caro papà, perché ti hanno chiamato Osiride?”
E il padre risponderà fantasiosamente
evocando storie poetiche della mitologia egizia.
Ma le domande dei fanciulli si sa sono come le ciliege e…
“A proposito di poesia potresti leggermene una?”
Chiede ancora il bambino.
“Questa è la mia prima poesia scritta a quindici anni, nel 1959”.
Ogni anima ha un cuore
Ogni cuore ha una vita,
dolce è l’amore in natura beata.
Ogni verso ha una rima,
ogni vita ha un cammino,
breve è la vita ma lungo è il cammino.
Seduta su un monte, la morte ci attende,
alla fin del cammino ad ognuno ci prende.
Oh cuore dannato che m’ispiri tristezza,
oggi nessuno ha più tenerezza.
Io dico spesso: “la vita è”.
In questo dire c’è tutta la mia filosofia di vita.
Poi in un crescendo di domande e risposte tra padre e “figlio”,
passando per questa prima poesia matura e quasi profetica,
un susseguirsi di pagine della nostra storia, riaffiorano…
e si spiegano con naturalezza e amore
così come si apre, si spiega e vola una vela al vento.

******************************

Layout 1Titolo: Bambino mio! Raccontami papà
Autore: Osiride Pozzilli
Editore: Aletti, 2014
Collana: Gli emersi narrativa

Pagine: 100
Prezzo: € 12,00 – Disponibile anche in e-book

ISBN: 8859118522
ISBN-13: 9788859118527

******************************

 

“Liberta’ va cercando ch’e’ si cara…”

Valerio Piccioni, scrittore e giornalista della Gazzetta dello Sport,
oltre ad aver “scoperto e raccontato il Mondo”
attraverso sei Olimpiadi, otto Tour de France
e cinque Giri d’Italia, dopo aver vinto il premio Saint Vincent
per memorabili inchieste antidoping
e dopo aver inventato, nel 2000, la Corsa di Miguel,
(che si ripete ogni anno portando a Roma migliaia di podisti)
pubblica oggi il suo quarto libro: un’opera che ci appartiene
e che leggiamo tutta d’un fiato con stupore e commozione.
Attraverso una scrittura fluida ed essenziale di forte impegno
Valerio Piccioni rievoca l’avventura di Manlio Gelsomini: maratoneta romano, medico chirurgo, partigiano e poeta…
che scriverà ad un tratto: “Dio, salva l’Italia!”.
Un giovane atleta entusiasta della vita che sarà infine combattente nella resistenza contro l’oppressione e la violenza nazifascista.
Romanzo vero, impostato e scritto magistralmente,
in un raro processo di immedesimazione,
che ripercorre e svela ferite aperte della nostra storia.
Partendo dal capitolo “identikit di un campione”
la vita di Manlio scorre veloce dall’inizio in un percorso esaltante
e ineluttabile che lo porterà ad un tratto lontano dalla madre,
dai compagni, dall’amata Elvira e lontano dallo sport
verso i terribili giorni di via Tasso
fino al tragico traguardo delle Fosse Ardeatine: 24 marzo 1944.
Trentasette anni sono pochi per una vita,
eppure Manlio Gelsomini seppe in così breve tempo
congiungere e conciliare con amore ideali irresistibili.
Ma un giorno, oltre la gioia di vittorie agonistiche, oltre gli affetti
e oltre la passione professionale, prevarrà l’impegno civile:
sogno di libertà irrinunciabile a costo della vita.

Attorno a quella di Manlio Gelsomini,
medaglia d’oro al valor militare alla memoria,
si intrecciano altre storie di protagonisti/e della lotta partigiana.
Vite eroiche come quella del torinese Luciano Lusana,
ex capitano del genio, già reduce della prima guerra mondiale,
che arrestato insieme a Gelsomini il 13 gennaio 1944,
muore sotto tortura “senza aver rivelato nulla”.
La sua storia rivive tra documenti e ricordi di Carla Capponi,
Rosario Bentivegna, Maria Teresa Regard e Carla Angelini
ma all’anagrafe di Roma, Luciano Lusana, nato nel 1895,
risulta deceduto il 19 gennaio1944 per:
“emorragia endoaddominale, ulcere, perforazione gastrica” .
Oggi, a distanza di settant’anni, in un clima di tragici riflussi,
la vita di Manlio Gelsomini, come quella di tanti compagni di lotta
ritorna limpida e folgorante nel racconto di Valerio Piccioni.
Storia esemplare che si fa testimonianza drammatica
nei documenti, nelle parole della madre di Manlio
e attraverso brani di quel diario che, miracolosamente,
sopravvisse dall’inferno di via Tasso.
Tracce indelebili che ricordano a noi poveri umani
quanto sia lunga e ardua la strada della libertà.

 

 

Libri Valerio Piccioni Liberta Manlio Gelsomini. Campione partigiano  9788865790748******************************

Titolo: MANLIO GELSOMINI
Campione partigiano

Autore: Valerio Piccioni
Editore: EGA-Edizioni Gruppo Abele, 2014
Collana: Le staffette
Prezzo € 14.00

ISBN: 8865790741
ISBN 13: 9788865790748

******************************

Libri Valerio Piccioni Liberta Manlio Gelsomini. Campione partigiano  1004954_10203334800316506_176219316_n

 

Prova generale impeccabile… Del sogno universale d’anarchia.

Provando a chiedere a cittadine e a cittadini italiani

che cosa pensino delle – Repubbliche partigiane –

scopriamo che pochi di loro sono a conoscenza

di quella mitica “esperienza di autogoverno democratico”

realizzata nel nostro Paese tra il 1944 e il 1945.

In tale vuoto di memoria storica si evidenzia l’importanza del libro

frutto di ammirevole lavoro di gruppo

curato e coordinato da Carlo Vallauri,

noto scrittore e docente universitario

di storia moderna e contemporanea.

Ringraziamo dunque Simonetta Annibali,

Fiammetta Fanizza  e Gabriella Spigarelli

– scrittrici esperte di ricerca storica-

e Paolo Saija – responsabile dell’archivio della UIL

e segretario del Comitato scientifico dell’Istituto

di studi sindacali per la storia del movimento operaio.-

Una squadra straordinaria che ci ha restituito

quel capitolo esemplare “dimenticato”

della nostra storia nazionale quando…

nell’infuriare della seconda guerra mondiale,

mentre le formazioni combattenti partigiane  

colpivano duramente l’esercito di occupazione Nazista,

donne e uomini dei movimenti antifascisti del Piemone,

Liguria, Lombardia, Val d’Ossola, Carnia,

Friuli occidentale ed Emilia,

davano vita a locali istituzioni democratiche:

Le mitiche “Repubbliche partigiane”

definite giustamente “lampi nelle tenebre”

che illuminano la pagina della Resistenza Italiana

come prova generale di autogoverno permanente.


Impresa incredibile al limite dell’utopia:

le prime organizzazioni democratiche

sul piano politico amministrativo

in un Paese sconvolto e dilaniato dalla follia della guerra

e da oltre un ventennio di dittatura fascista.

Oggi pensiamo increduli a quelle piccole grandi Repubbliche

sorte nell’unione di forze partigiane di diverso orientamento politico

in quelle zone d’Italia dove si concentrano e crescono

le forze del Fronte di Liberazione Nazionale

mentre a furor di popolo si promuovevano libere elezioni.

Un passaggio determinante e significativo

da una nazione ancora oppressa dalla dittatura fascista

a una nuova Italia libera e repubblicana.

In questo libro, realizzato con il contributo dell’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti,

tutto è ricostruito e raccontato con amore.

E non si può immaginare l’importanza degli allegati:

documenti, relazioni, notizie, esempi di stampa clandestina,

piantine e fotografie: pagine sorprendenti di storia vera

da leggere e rileggere per conoscere e comprendere…

un tempo tragico e leggendario di grandi imprese

grandi sogni, grandi speranze ma anche tempo di certezze

che non vacillano tra guerre mostruose e lotte di popolo.

E dunque ”romanzo vero” e prezioso

in tempi di oscure rimozioni e in attesa di progetti

che mostrino la volontà reale di cambiare il mondo.

Ad ogni costo.

******************************

Libri LE REPUBBLICHE PARTIGIANE2 9788858109427Autore: Carlo Vallauri

Titolo: Le Repubbliche partigiane – Esperienze di autogoverno democratico

Pref. di G. Albertelli

Editori: GLF laterza, 2014

Collana: Percorsi [169]

Dati: pag. 387, con ill.

Prezzo: € 22,00

ISBN: 9788858109427

– disponibile anche in ebook

******************************

 Libri LE REPUBBLICHE PARTIGIANE2 Foto-17-023-Il-Comando_-Partigiani-formazione-Matteotti-scendono-ad-Alba

Carlo Gesualdo e le Dame di Ferrara

Già il titolo potrebbe nascondere un tranello.

Sarà invece un preambolo

ad anticipare qualcosa di inaspettato

che inizieremo a scoprire e a comprendere

attorno al VII° capitolo di questo nuovo libro di:

LINA LO GIUDICE.

Si tratta dunque di un giallo?

E’ vero che per vocazione io vedo “giallo” ovunque

ma in questo caso è certo che ogni lettore o lettrice,

musicista o semplice appassionato,

scoprirà qualcosa e nasceranno dubbi, domande, 

indagini di vario tipo secondo la passione di chi legge.

Ma davvero il Rinascimento è stato in gran parte…

opera delle donne?

Ne è convinta anche una nota scrittrice francese

biografa per tradizione di famiglia

e premiata per aver riscritto brillantemente

fantastiche storie vere di femmine celebri.

Già nel secondo capitolo di questo libro

(raro saggio singolarmente piacevole)

troviamo una prima manciata di nomi:

solo alcune di queste creature superdotate

fra le tante che hanno fatto “segretamente” la Storia,

non solo quella della musica.

E quanto altro materiale troveremo

nelle preziose appendici ricche di sorprese

e nella bella introduzione di Carla Conti?

Ma non è tutto.

Coloro che vogliano farsi in un’idea chiara e sintetica

dell’Europa del XVI° secolo saranno soddisfatti e beati

già dal primo capitolo di quest’opera fresca di stampa.

Poi, l’autrice, dietro una copertina giustamente severa,

e nell’arco armonioso di 154 pagine,

riesce a mostrarci con disinvolta bravura

una panoramica ampia ed essenziale

che mette bene a fuoco la situazione d’ambiente

in cui nasce, vive, crea e scompare… Gesualdo.

Ed è sorprendente come Lo Giudice,

partendo da un capitolo della storia della musica,

riesca a raccontare in un quadro dinamico

la complessa tessitura e non solo,

di un quel favoloso periodo storico

che si sdoppia, raddoppia ed esplode

tra Rinascimento e Barocco.

Così incontriamo e ricorderemo Carlo Gesualdo:

Principe non proprio azzurro

posseduto da una storia tenebrosa e inquieta

quanto la sua musica, arte diversa e misteriosa

che con incredibile anticipo

precorre e ispira le rivoluzioni del nostro tempo.

Lui, compositore sospeso in dissonanza

sull’abisso della vita

resta magica-mente in bilico tra i secoli

aggrappato alla musica eterna maniacale passione.

04 Libri CARLO GESUALDO evento_26_03_2014******************************

Titolo: Carlo Gesualdo e le dame di Ferrara

Autore: Lina Lo Giudice

Introduzione: Carla Conti

Editore: La Stamperia del Principe

Prezzo: € 15,00

Dati: 2013, 256 p.

 ******************************