Archivi categoria: MULTIMEDIALITA’

Lo credevamo eterno e tornano visioni

Nel morbido notturno di Panico
il tempo prende appunti in grembo a Dominot.
Favole sotto vuoto premono le vetrine
e trema sull’altar maggiore il sogno di una giostra.
Se il pianoforte chiuso aspetta Rubinstein nell’attimo sospeso di un singhiozzo beate-sante sorseggiano l’oblio, lacrime viola di Mater Dolorosa che invoca Biancaneve:
“Mai, mai saranno quattro le bellezze! Perché…perché?”
Ma tutto si trasforma… e nulla può mutare.
In fondo, il tavolo degli angeli è sempre apparecchiato.
Se scendono danzanti da Castello… è solo per un’ombra, sorriso eginetico Mariano che incanta Dominot:
tornando all’acqua primigenia si può ricominciare.
Anche il menù mutevole prodigio della mano…
ha echi-aromi d’assolato inizio…amata Tunisia.
A sublimare il piatto dei rimpianti basta un bicchiere di rosso nostalgia… di quando si occupavano Conventi:
sogni ovattati d’infinite stanze e apparizioni in chiostri di verzura.
La notte, ricamando col tamburo, si balbettava di cambiare il mondo.
Solo al Panico ritornano fantasmi e litanie, voli cruenti di colombe tra immagini, sculture e notti bianche.
E sfilano madonne visionarie, violenti innamorati e diafani poeti, critici, fotografi, registi e pellicciai, cuochi, antiquari, artisti e danzatrici, rari artigiani e tristi commedianti, sindacalisti, gnomi e ragazzacce, baffuti adoratori di mutande, scrittori passionali e timide signore.
Amanti furibondi e sceneggiate non turbano la coppia senza tempo e sciamano dalla cantina fiumane di comparse:
storie nate e perdute nel mare di uno sguardo.
E il giovedì alle dieci della notte “Ardon gli incensi”
sul canto etereo del bianco Dominot.

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Dominot nelle vesti di Edit Piaf in “Les amants d’un jour”
Dominot nella scena finale de “La Dolce Vita”

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La Belle Marchesa in un altra Époque

Venezia rievoca la figura e il mito della donna che affascinò d’Annunzio e con le sue follie divenne la musa dei più grandi artisti del tempo: da Boldini a Bakst, da Marinetti a Balla, da Man Ray ad Alberto Martini, da Van Dongen a Romaine Brooks.
Palazzo Fortuny a Venezia – una delle città più amate da Luisa Casati Stampa, palcoscenico delle sue stravaganti esibizioni – sarà la sede della prima straordinaria mostra interamente dedicata alla “Divina Marchesa”, come la definì d’Annunzio: la donna che a inizio Novecento, con il trucco esagerato, le trasgressive ed eccentriche performance e una vita sopra le righe, fu capace di trasformare se stessa in opera d’arte, leggenda vivente, conturbante e sorprendente rappresentazione di modernità e avanguardia.
Tra le innumerevoli amanti di Gabriele d’Annunzio, fu l’unica che egli stimò veramente, ammaliato per anni dal fascino inimitabile di quella donna che il Vate – come tanti altri – citò e ricordò in numerose sue opere.
Dinanzi al suo fascino e ai suoi favori s’inchinarono schiere di pittori, scultori, fotografi che la immortalarono: Alberto Martini, Augustus Edwin John, Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Kees van Dongen, il barone Adolph de Meyer, Cecil Beaton ma anche Romaine Brooks, Ignacio Zuloaga, Jacob Epstein e Man Ray.
Artisti che la mostra chiama a raccolta a ricordare la Corè dannunziana – dark lady decadente ma anche musa di surrealisti, fauvisti, dadaisti e futuristi – facendone convivere mito e storia, vita e arte.
La Casati, infatti, non fu solo bizzarra ed eccessiva (dai pitoni veri al collo al nude look), spettacolare e trasformista, megalomane e narcisista: il percorso espositivo e gli inediti studi pubblicati nel catalogo (edito da 24 ORE Cultura) le restituiscono una dimensione più consapevolmente “artistica”, rintracciando la sua attività di collezionista e restituendo alle sue azioni e ai suoi mascheramenti una dimensione estetica che la rende un’antesignana dell’arte performativa e della body art.
In pochi anni Luisa trasformò il suo volto nell’icona della belle dame sans merci: disegnato da profonde ombre nere, con le pupille dilatate e rese lucenti dalla belladonna, le labbra dipinte di rosso scarlatto, i capelli tinti di rosso.
Dilapidò la sua immensa fortuna in travestimenti mozzafiato e in feste spettacolari di cui fu ideatrice e principale interprete, in case allestite come musei e nell’acquisto di opere d’arte. Morì a Londra nel 1957 nella più triste indigenza.

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Venezia Palazzo Fortuny La Divina Marchesa. Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époquecatalogo_casatiLA DIVINA MARCHESA.
Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque
Dal 4 ottobre 2014 all’8 marzo 2015

Venezia
Palazzo Fortuny

Informazioni:
tel. 041/0988107 (dall’Italia e dall’estero)

sito web

video

Orari:
10.00 – 18.00 | chiuso il martedì
Il servizio di biglietteria termina 1 ora prima
della chiusura

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Venezia Palazzo Fortuny La Divina Marchesa. Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque imageVenezia Palazzo Fortuny La Divina Marchesa. Arte e vita di Luisa Casati dalla Belle Époque marchesa-luisa-casati-stampa-258

 

Goltzius and the Pelican Company

Presentato alla 7° edizione del Festival Internazionale del Film di Roma nella sezione Cinema XXI, Goltzius and the Pelican Company è l’ultimo film di Peter Greenaway. Un affresco epocale che è insieme summa e riflessione sulle diverse forme espressive che l’artista gallese ha sperimentato e frequentato negli anni: narrazione, videoarte, pittura, teatro, musica. Le attuali dinamiche distributive italiane non hanno saputo trovare adeguati spazi e modelli di diffusione per un’opera così inconsueta e per un autore fuori dagli schemi quale Greenaway, ed è proprio da questa constatazione che nasce l’idea. Ecco quindi il film proposto da Lo Scrittoio e Maremosso al Teatro Argentina in lingua originale con sottotitoli in italiano, scelta che valorizza l’autenticità dell’opera stessa e del suo autore e privilegia la costruzione dell’immagine e dell’immaginario di Greenaway.

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06 Teatro Goltzius and the Pelican Company GoltziussitoDal 12 al 16 novembre 2014

un film di Peter Greenaway

Un progetto culturale “oltre gli schermi”, unʼopera colossale che travalica i generi di fruizione classica

regia Peter Greenaway
sceneggiatura Peter Greenaway
anno 2012
fotografia Reinier van Brummelen
montaggio Elmer Leupen
scenografia Ben Zuydwijk
costumi Marrit van der Burgt, Blanka Budak
musica Marco Robino
suono Huibert Boon
cast F. Murray Abraham, Ramsey Nasr, Kate Moran, Giulio Berruti, Anne Louise Hassing, Flavio Parenti, Lars Eidinger, Pippo Delbono

Prodotto da Kasander Film in coproduzione con Film & Music Entertainment, CDP, MP Film Production
Distribuzione Lo Scrittoio e Maremosso

Sito web http://cinecult.scrittoio.com

Info
orari ore 21.00
sabato ore 18.30 e ore 21.00
durata 112 minuti
biglietti posto unico 9,00 €
vietato ai minori di 14 anni

http://www.teatrodiroma.net/adon.pl?act=doc&doc=2885

 

Struggente romanticismo

Germania, 1912. Un giovane di umili origini viene assunto come impiegato in un’acciaieria. Colpito dalla sua efficienza, il proprietario lo promuove a segretario personale. In seguito, a causa dell’età avanzata e della salute precaria, il proprietario inizia a lavorare da casa, dove si trasferisce anche il giovane segretario. Lì incontra la moglie del datore di lavoro, una donna molto più giovane, bella e riservata.
Con il passare del tempo il giovane s’innamora appassionatamente ma non osa rivelare i suoi sentimenti. Nell’opprimente casa borghese, s’insinua un intrigo romantico, fatto di sguardi e silenzi. Quando il proprietario decide di inviare il giovane segretario in Messico per gestire le sue miniere, la reazione scioccata della moglie rivela al giovane che anche lei è segretamente innamorata. Al momento della partenza del giovane gli fa una promessa: al suo ritorno, dopo i due anni trascorsi in Messico, sarà sua. Separati dall’oceano, i due si scambiano lettere appassionate attendendo il giorno in cui potranno finalmente riunirsi. Purtroppo, alla vigilia del suo ritorno in Germania, scoppia la Prima Guerra Mondiale. Tutte le linee marittime fra l’Europa e il Sudamerica vengono sospese, come anche i servizi postali.
Otto anni dopo, con milioni di morti e l’Europa in macerie, l’esule rientra in patria e dalla donna. Il loro amore sarà sopravvissuto al passare del tempo?

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UNA PROMESSA
Un film di

Con: Rebecca Hall, Alan Rickman, Richard Madden, Toby Murray, Maggie Steed.

Sentimentale
durata 98 min.
Francia, Belgio 2014
Officine Ubu

Trailer su YouTube
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Tra la natura

Ecco un evento per stimolare l’inizio dell’autunno che da millenni ci accompagna con i suoi splendidi colori: “….Non solo tela….” di Anna Maria Nardi e Antonio Briganti, una mostra di pittura che rinnova il panorama artistico della provincia di Roma. L’evento si terrà infatti a Colleferro, dal 30 ottobre al 4 novembre, tra le sagre di novello e caldarroste.
Il titolo della mostra “…Non solo tela…”, vuole sottolineare la varietà delle tecniche, dei supporti utilizzati da entrambe gli artisti, cosa che modifica e reinventa la tela ogni volta che si pone una mano diversa su di essa.
Le opere di Anna Maria Nardi spaziano tra cover, ritratti da foto famose e personali, soggetti ispirati all’arte di Van Gogh come degli impressionisti, ma anche immagini nuove che si impadroniscono della mano dell’ artista che, con tocchi di giallo intenso, rosso carminio e bellissimi incarnati, trasforma un semplice fiore o un qualunque volto, in opere d’arte seducenti e bucoliche.
I ritratti, come anche i soggetti naturalistici, rivelano in modo nuovo e romantico le infinite sfumature che la natura ci offre, i dettagli come la ranocchietta su una delle ninfee, attraggono lo spettatore che é spinto alla ricerca di peculiarità non visibili a prima vista. Uno sguardo attento dunque, quello di Anna Maria, che con semplicità e umiltà racconta il mondo visto e tradotto in vigorose “pastellate” e interessanti prospettive.
Ad esporre affianco ad Anna Maria il navigato e già noto artista Antonio Briganti, autore di opere sempre nuove, eseguite guardando il mondo da prospettive diverse, ma sempre incentrate sul racconto di piccole realtà, dolci scorci, suadenti sfumature di una luce morbida che investe ora le pietre secolari di un vicoletto, ora il suolo umido di un paesino lontano. É il passato che ridiventa presente, é il quotidiano che diventa speciale, una tela che diventa poesia.

Benedetta Mazzanobile

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Mostre benedetta foto“…Non solo tela…”
di Anna maria Nardi e Antonio Briganti
Dal 31 ottobre al 4 novembre 2014

Colleferro (Roma)
BPD club Sala mostre Avio
via degli Esplosivi s.n.c

Orario:
dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00

Inaugurazione 30 ottobre 2014 ore 18.00

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