Archivi categoria: MULTIMEDIALITA’

Visioni di viaggio

I più recenti lavori di Rossana Baroni, Daniele Piparo e Graziella Reggio che, sotto il titolo di “Atlante” e a cura di Anna Cochetti, mette in scena la narrazione non di viaggi ma di derive: di visioni, di parole, di suoni, di senso. Non approdi da attingere, ma mete da perdere. Non rappresentazioni di percorsi, ma mappe di smarrimenti.

Questi territori registra e rappresenta l’ATLANTE di Rossana Baroni, Daniele Piparo e Graziella Reggio, in una sorta di risemantizzazione del termine “Atlante” attraverso pratiche di giustapposizione, tangenza e intersezione di percorsi concettuali ed esperenziali, visuali e verbali diversificati per modalità e soluzioni.

Identità/Alterità/Solitudine sono in tal senso i fondamenti costitutivi di un paesaggio dissimulato che attraversa gli scatti, diversamente riflessivi, di Rossana Baroni e di Graziella Reggio, e trova forma nella ricerca sperimentale di suoni e spazi di Daniele Piparo.

L’Atlante si costituisce infine come pregiata pubblicazione di un Libro d’artista in edizione limitata, che sarà presentato in mostra.

******************************

Mostre Atlante Rossana Baroni Daniele Piparo Graziella Reggio g reggio Lione tgvATLANTE
Rossana Baroni Daniele Piparo Graziella Reggio
Dal 19 ottobre all’8 novembre 2014

Roma
Storie Contemporanee
Studio Ricerca Documentazione
via Alessandro Poerio, 16/B

http://storiecontemporanee.wordpress.com/

Orario:
mart-mer-giov-ven h 17.00-19.00
sab am per appuntamento.

******************************

Mostre Atlante Rossana Baroni Daniele Piparo Graziella Reggio alaska roma rid OLYMPUS DIGITAL CAMERA

 

Una vita d’immagini

La mostra, curata da Elisabetta Bianchi, Alessandro Califano e Simona Corsetti, ripercorre sessanta anni di attività artistica del fotografo romano Sergio Pucci, dal 1954 ai giorni nostri, in occasione dell’ottantennale della sua nascita.

L’omaggio alla carriera di Pucci – articolato in otto sezioni – ripercorre le tappe di un’evoluzione artistica che lo ha condotto dal Neorealismo degli esordi all’odierno realismo onirico, dall’architettura contemporanea all’archeologia industriale, dalla contiguità con il ricco mondo artistico romano di cui ha ritratto per anni i protagonisti e le opere alla trasformazione in camera oscura di oggetti d’uso quotidiano, pettini pesi spirali, in forme inconsuete e rarefatte, fino alla trasposizione di immagini fotografiche apparentemente consuete in opere pittoriche autonome, incisioni e collage.

******************************
Mostre Sergio Pucci crdav copiaUNA VITA PER L’ARTE
60 su 80: Sergio Pucci, fotografo
Dal 14 ottobre 2014 al 28 febbraio 2015

Roma
MACRO
Crdav
Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive Biblioteca
via Reggio Emilia 54

******************************

Il Silenzio della Poetica

La mostra, ideata dal Presidente della Fondazione Claudi Massimo Ciambotti e curata da Stefania Severi e Maria Luisa Caldognetto, intende valorizzare l’opera del poeta e filosofo marchigiano Claudio Claudi (1914 – 1972) attraverso la creazione di libri d’artista ispirati ad otto poesie dell’autore, animate dal tema ricorrente del Silenzio.
È stata la professoressa Cristina Ubaldini dell’Università di Roma Tor Vergata, studiosa di Claudi, a individuare nella sua poesia questo leitmotiv, espresso in forme che vanno dalla solitudine alla meraviglia del cosmo, che trova nella tappa romana nuove “voci”, arricchendosi di una selezione di libri d’artista sul silenzio provenienti dal Fondo Falqui della Biblioteca Nazionale, curata da Giuliana Zagra ed Eleonora Cardinale.
Alla mostra, parte integrante dell’edizione 2014 del Festival dell’Essenziale promosso dalla Fondazione Claudi, si accompagna anche il convegno Claudio Claudi, poeta e filosofo, nel centenario della nascita che si terrà nella sala 1 della Biblioteca Nazionale lunedì 13 ottobre alle ore 17: coordinati da Davide Rondoni, interverranno il prof. Alfredo Luzi (Università di Macerata), la dott.ssa Cristina Ubaldini (Università di Roma Tor Vergata) e i poeti Claudio Damiani ed Elio Pecora. Completano il Festival venerdì 10 e sabato 11 ottobre, dalle 18 alle 24, incontri, dibattiti e un’esposizione fotografica presso il Tempio di Adriano in Piazza di Pietra a Roma.
L’allestimento di Voci del Silenzio è stato concepito itinerante: oltre l’Italia, toccherà infatti la Francia (Mont Saint Martin), il Belgio (Arlon) e il Lussemburgo (Bertrange e Dudelange). Da qui l’esigenza di coinvolgere artisti italiani e francofoni e di creare un catalogo bilingue italo/francese, edito dalla lussemburghese Convivium. Otto artisti sono stati invitati a realizzare ciascuno due libri ispirandosi al silenzio ed in particolare al silenzio testimoniato da otto poesie di Claudi: dal Belgio vengono Andrée Liroux e Geneviéve Ensch, dalla Francia Isabelle Frank e Christiane Olivier, dal Lussemburgo Bettina Scholl Sabbatini e Jean-Claude Salvi, dall’Italia Francesca Cataldi e Vito Capone. Ad essi si affiancheranno inoltre, in modo speculare, otto libri d’artista realizzati dagli allievi delle accademie d’arte di Vilnius (Lituania), Lodz (Polonia) e Belgrado (Serbia), realizzati tra il 2008 e il 2011 sotto la guida di Giuliano Santini, Direttore del Centro Internazionale di Incisione Artistica Kaus di Urbino.

 

******************************

Mostre Voci del Silenzio Voix du Silence Omaggio al poeta Claudio Claudi 2 Cataldi

VOCI DEL SILENZIO VOIX DU SILENCE
Omaggio al poeta Claudio Claudi
dal 9 ottobre all’8 novembre 2014

Roma
Biblioteca Nazionale Centrale

Informazioni:
http://www.fondazioneclaudi.it
Facebook: Fondazione Claudi

Ingresso:
gratuito dal lun-ven
dalle 10-19, sabato 10-13

******************************

Mostre Voci del Silenzio Voix du Silence Omaggio al poeta Claudio Claudi 6 Olivier Mostre Voci del Silenzio Voix du Silence Omaggio al poeta Claudio Claudi Milena Mostre Voci del Silenzio Voix du Silence Omaggio al poeta Claudio Claudi 3 Ensch Mostre  Voci del Silenzio Voix du Silence Omaggio al poeta Claudio Claudi 1 Capone

 

I volumi della carta di gelso

Un’ampia selezione dei suoi lavori Nobushige Akiyama, una trentina circa, alcuni dei quali site specific, come espressione dell’artista giapponese del suo un grande amore per la carta fatta a mano tipica del suo Paese, ed in particolare la carta kozo, ottenuta dalla corteccia del gelso con una complessa lavorazione. Questa carta, utilizzata nelle forme più varie ed in abbinamento con il legno, la resina, il bronzo e il marmo, è diventata la materia della sua scultura.

Le opere in mostra, oltre a un evidente valore estetico, hanno anche un valore culturologico, permettendo al pubblico italiano di conoscere l’affascinante mondo della carta washi, la tradizionale carta artigianale giapponese. Nel corso della mostra l’artista darà vita ad alcune dimostrazioni durante le quali il pubblico potrà assistere dal vivo alla manifattura della carta, e a dei wokshop, i cui partecipanti stessi fabbricheranno il proprio foglio di carta.

La mostra. curata da Stefania Severi, si integra con una serie di eventi organizzati negli ultimi anni dal Museo Nazionale d’Arte Orientale ‘G. Tucci’ che hanno avuto per oggetto la produzione di artisti contemporanei provenienti da Cina, Corea e Giappone, nonché di artisti italiani che si ispirano all’Oriente.

06 Mostre Roma Palazzo Brancaccio Nobushige Akiyama Il peso della leggerezza sculture in carta kozo 12 web******************************

NOBUSHIGE AKIYAMA
Il peso della leggerezza sculture in carta kozo
Dal 5 ottobre 2014 all’11 gennaio 2015

Roma
Palazzo Brancaccio
via Merulana, 248

sito web

******************************

 

 

JAPAN FOUNDATION - ROMA

 

I sogni secondo Corcos

I sogni secondo Corcos

L’attuale antologica dedicata al pittore livornese Vittorio Corcos, con i suoi oltre 100 dipinti, sembra la più completa in grado di ripercorrere, attraverso le sue più note opere e quelle inediti, la sua vicenda artistica.

La fama di Corcos era peraltro già considerevole nella prima metà del secolo scorso. Ugo Ojetti, nel 1933, ebbe modo di scrivere: “Chi non conosce la pittura di Vittorio Corcos? Attenta, levigata, meticolosa, ottimistica: donne e uomini come desiderano d’essere, non come sono”, e Cipriano Efisio Oppo, nel 1948, “Una pittura chiara, dolce, liscia, ben finita: la seta, seta, la paglia, paglia, il legno, legno, e le scarpine lucide di copale, lucide come le so fare soltanto io, diceva Corcos”.
Il percorso ruoterà attorno al grande capolavoro Sogni, l’opera più celebre di Corcos, proveniente dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Si tratta del ritratto, davvero particolare per l’epoca, di una ragazza moderna, Elena Vecchi. Grazie alla forza del gesto e dello sguardo, come alla suggestiva ambientazione, è diventato l’immagine più emblematica della cosiddetta Belle Époque di cui ben rappresenta l’atmosfera sospesa tra i sogni dorati e una sottile inquietudine. Esposto per la prima volta alla Festa dell’Arte e dei Fiori di Firenze 1896, il quadro aveva destato un “chiasso indiavolato” e provocato un acceso dibattito sul significato da attribuire a quell’intenso ritratto di giovane donna, ora definito “spiritualista” ora “realista”, ma infine universalmente ammirato per l’originalità della composizione e l’inquieto carattere della protagonista.
A Palazzo Zabarella, i visitatori saranno accolti dall’unico Autoritratto realizzato nel 1913 per la serie dei ritratti di artisti della Galleria degli Uffizi di Firenze, a fianco del Ritratto della moglie, conservato al Museo Giovanni Fattori di Livorno.
La prima sezione analizza i luoghi che hanno visto scorrere l’esistenza di Corcos, gli amici e le importanti personalità che ha frequentato, tra cui l’Imperatore Guglielmo II di Germania, Giosuè Carducci, Silvestro Lega e molti altri, dei quali ha tramandato l’immagine ai posteri. Di particolare rilievo sono i ritratti dell’editore milanese Emilio Treves (1907) della Collezione Franco Maria Ricci, e quello del critico Yorick (1889), ora al Museo Giovanni Fattori di Livorno.
Un capitolo particolare sarà dedicato a Parigi, città in cui visse dal 1880 al 1886 e che lo vide uno dei maggiori interpreti della cosiddetta pittura della vita moderna, assieme a Boldini e De Nittis. Straordinari a tal proposito sono alcune opere in mostra, come Ore tranquille (1885-1890 ca.) e Jeune femme se promenant au Bois de Boulogne, o come i ritratti en-plein air de La signora col cane e la Figlia di Jack La Bolina (1897).
Le istitutrici ai Campi Elisi del 1892, uno dei vertici dell’artista livornese, che raffigura una scena ambientata in una dorata giornata d’autunno in uno dei luoghi più affascinanti di Parigi, testimonia quanto Corcos abbia mantenuto costanti rapporti con la capitale francese, ma anche con l’Inghilterra, e come la sua pittura si evolva verso soluzioni sempre più raffinate in un continuo dialogo con la pittura europea.
Una serie di dipinti, alcuni di grandi dimensione, confermano come, anche dopo il 1900, Corcos continui a elaborare la fortunata formula del ritratto mondano, qui rappresentato da autentici capolavori come Ritratto della Contessa Carolina Sommaruga Maraini del 1901, conservato alla Fondazione per l’Istituto Svizzero di Roma, o il Ritratto di Lina Cavalieri (1903), la ‘Venere in terra’, come la definì d’Annunzio.
L’ultima sezione, La luce del mare, rivela come i suoi soggiorni a Castiglioncello, a partire dal 1910, sembrano riportarlo all’osservazione della realtà e alle gioie della pittura en plein air. Esemplari sono In lettura sul mare (1910 ca.) o La Coccolì (1915), il ritratto della nipotina sorpresa sulla spiaggia.
Non mancherà, all’interno del percorso di Palazzo Zabarella, un confronto con artisti quali Giuseppe De Nittis, Léon Bonnat, Ettore Tito e altri, coi quali Corcos ha intrattenuto un rapporto di lavoro e di amicizia.

06 Mostre Padova Palazzo Zabarella Vittorio Corcos******************************

CORCOS
I sogni della Belle Époque
Dal 6 settembre al 14 dicembre 2014

Padova
Palazzo Zabarella

Informazioni:
tel. 049/8753100
http://www.zabarella.it

******************************