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Un ottimo inizio

A Palazzo Venezia, presso il Museo Nazionale, è in esposizione, e lo sarà per otto anni, un dipinto della metà del ‘500 di proprietà privata ed offerto in comodato d’uso. Il comodato è un contratto in cui il comodante consegna al comodatario un bene mobile o immobile affinché se ne serva per un certo periodo con l’obbligo di attenta custodia e di restituzione. Questo istituto giuridico è previsto dall’art. 44 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Nel nostro caso un benemerito ma ignoto proprietario privato ha concesso in uso al Museo il dipinto con obbligo di esposizione al pubblico e di conservazione con la massima cura. Il quadro è un olio su tavola databile alla metà del XVI secolo di misura contenuta, 98×72 cm, e quindi di committenza per devozione privata e rappresenta una Sacra Famiglia con San Giovannino per un totale di quattro figure su cui primeggia in primo piano una bellissima immagine della Madonna. S’ignora chi sia l’autore né, forse per motivi di riservatezza, quale sia la storia del dipinto e attraverso quali passaggi sia pervenuto all’attuale proprietario ma la critica concorda nel ritenerlo opera dell’ambiente artistico gravitante attorno a Giorgio Vasari ottimo pittore che lavorò per decenni a cavallo del secondo e terzo quarto del ‘500. L’attribuzione è dovuta al fatto che, essendo il soggetto del quadro molto di moda nei primi anni della Controriforma, ne esistono parecchie versioni sia pure con alcune varianti nei personaggi di sfondo che appaiono come un San Giuseppe e un San Francesco come nell’originale che il Vasari dipinse nel 1544 per Francesco di Nicolò Vespucci, come risulta da un documento datato 6 agosto 1544. Numerosi sono gli originali, le copie e le opere di bottega rappresentanti lo stesso soggetto secondo un gusto dell’epoca che ricercava immagini di un certo tipo e di un noto autore anche se in copia. Nel nostro caso il quadro presenta solo il San Giuseppe e in posizione opposta alla generalità degli altri dipinti, eventuali indagini potrebbero accertare variazioni o manomissioni della tavola per intervento del committente.

L’opera è in ottimo stato di conservazione grazie ad un restauro di una quarantina di anni fa a cura dell’Opificio Pietre Dure di Firenze; è esposta nella Sala Altoviti che conserva una volta affrescata sempre dal Vasari nel 1553 per il banchiere fiorentino Bindo Altoviti. Originariamente si trovava nell’omonimo palazzo, situato sul lungotevere davanti a Castel Sant’Angelo, demolito per costruire i muraglioni, salvata e immagazzinata la volta fu fatta rimontare dal Soprintendente Hermanin in una sala di Palazzo Venezia, di congrua misura, all’inizio degli anni Trenta del ‘900. Grande è la gratitudine per l’ignoto proprietario che ha voluto che un’interessante opera venisse messa a disposizione del pubblico con l’auspicio che il comodato d’uso divenga un istituto utilizzato con frequenza e molti altri mecenati permettano che le loro bellezze artistiche possano essere fruite da tanti.

02 Beni Culturali Sacra Famiglia a Palazzo VeneziaSacra Famiglia con San Giovannino (XVI secolo)

Dal 10 luglio 2013 per Otto anni

Roma

Palazzo di Venezia

Tel. 06/6994218 – 69994294

Sito web

La preziosa tavolozza del Perugino

L’Amministrazione di Corciano, in collaborazione con importanti enti quali la Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici e Culturali dell’Umbria, l’Archivio di Stato di Perugia, il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia e l’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia, ha realizzato alcuni eventi per ricordare degnamente i cinquecento anni della realizzazione della Pala da porsi sull’altare maggiore della chiesa parrocchiale intitolata alla Vergine Assunta in cielo, opera di Pietro di Cristoforo Vannucci, noto come il Perugino o Pietro Perugino (Città della Pieve, 1448 circa – Fontignano, 1523).

Culmine delle celebrazioni peruginesche, che dureranno fino alla fine del 2013, sarà il 15 agosto, data in cui avvenne la solenne benedizione della Pala nel giorno della festa a lei intitolata.

Titolo dell’evento “Con oro e colori preziosi e buoni” si ispira alla citazione annotata dal notaio nel contratto della commissione a Pietro Perugino. Il progetto prevede un’installazione virtuale che riproponga l’effigie antica del dipinto. Sono stato in quel di Corciano, per assistere alla presentazione della ricostruzione e della videoproiezione, raffigurante la parte architettonica della parete lignea che inquadrava la tavola dell’Assunzione della Vergine, ideata e progettata da un’equipe multidisciplinare con l’intenzione di ricreare, per mezzo di tecnologie avanzate, l’ambientazione originaria della pala d’altare. Al di là della ricostruzione, sempre importante (in questi casi) per comprendere al meglio l’ideazione primigenia, la Pala del Perugino, si presenta (non potrebbe essere altrimenti) essere un eccellente dipinto, come siamo soliti conoscere attraverso l’opera di quel Maestro del dipingere che ha avuto come allievo Raffaello. Caratteristiche principali della “maniera moderna” del dipingere del Perugino, sono la purezza formale, la misura delle ampie composizioni, il disegno ben definito ed elegante, il colore chiaro, ricco di luce con raffinate modulazioni del chiaroscuro, i personaggi investiti da un’aura “angelica e molto dolce”.

La sua arte è fatta di armonie e silenzi, di quel silenzio che consiglio vivamente nel vedere la Pala di Corciano e di colori dolcemente sfumati.

La tavola principale mostra l’Assunzione della Vergine entro una mandorla tra angeli oranti, musicanti, cherubini e serafini, mentre in basso si trovano gli apostoli staccati dal gruppo superiore e immersi nel dolce paesaggio collinare che sfuma in lontananza. L’opera è particolarmente significativa per rappresentare la fase tarda dell’artista, indirizzata verso un più dolce sfumato leonardesco.

Nel vicino Museo di San Francesco risultano esserci non solo i documenti per l’assegnazione della realizzazione della Pala al Perugino, ma dipinti ad olio e a tempera su tavola e su tela oltre a sculture e oggetti anche del Perugino.

Il catalogo, riccamente illustrato, a cura di Tiziana Biganti, Fabio De Chirico e Alessandra Tiroli per le edizioni di Fabrizio Fabbri editore è importante perché oltre a dare la spiegazione dell’origine della Pala, descrive minuziosamente le varie fasi del restauro documentate con un ampio repertorio fotografico.

Oltre all’interesse personale, che può esserci in ognuno di noi, di venire a conoscere opere di quell’artista piuttosto di un altro, venire a Corciano, in occasione della visione della Pala del Perugino restaurata, significa anche essere in un ambiente idilliaco per chi voglia, al meglio, percepire la serenità dei colori del Perugino.

L’arte del Perugino è fatta di armonie e silenzi, di quel silenzio che consiglio vivamente nel vedere la Pala di Corciano e di colori dolcemente sfumati.

L’arte del Perugino non è solo armonia, ma è anche silenzio con le sue mille tonalità ed è immersi nella quiete, lontani dai rumori, che consiglio vivamente nel vedere la Pala di Corciano con i suoi colori dolcemente sfumati.

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05 Mostre Pala di Corciano Con oro e colori pre#3D4078Corciano (Perugia)

CON ORO E COLORI PREZIOSI E BUONI

Perugino a Corciano 1513-2013

Dal 20 luglio al 20 ottobre 2013

Corciano Festival

Dal 3 al 18 agosto 2013

Informazioni:

Comune di Corciano tel. 075/5188253 – 260

Pro Loco 075/6979109

http://www.comune.corciano.pg.it

http://www.prolococorciano.it

http://www.corcianoinbanda.com

Ingresso:

intero € 5,00 ridotto € 3,00

In viaggio con il Re

Tratto da romanzo Candidato Golden Globe Candidato Oscar Berlino 2012 Trama:Danimarca, 1768: Johann Friedrich Struensee, medico di Altona, accompagna il re nel suo viaggio attraverso l’Europa, riuscendo a vincere la sua diffidenza e a diventare il suo medico privato. Presto, Struensee diverrà inoltre un fidato consigliere per il monarca: imbevuto di ideali illuministi, il medico riuscirà a convincere la corona a far passare riforme audaci, quali la libertà di stampa, l’abolizione della tortura e un nuovo sistema di istruzione.

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 03 Cinema A Royal Affair (2012) a-royal-affair-poster01

A Royal Affair

(En Kongelig Affære)

diretto da Nikolaj Arcel

interpretato da Mads Mikkelsen, David Dencik, Alicia Vikander, Søren Malling, Trine Dyrholm, William Jøhnk Nielsen, Cyron Bjørn Melville, Rosalinde Mynster, Laura Bro, Bent Mejding.

film drammatico, romantico, storico della durata di 128 min.

Prodotto nel 2012 in Germania, Svezia, Danimarca, Repubblica Ceca

03 Cinema A Royal Affair (2012) A-Royal-Affair-mads-mikkelsen-32107525-1920-108003 Cinema A Royal Affair (2012) Royal_Affair_Quad_FINAL_High-Res-7

Le nuove cronache famigliari

È da una pièce spagnola, Il ragazzo dell’ultimo banco di Juan Mayorga, che il registra francese François Ozon inizia la sua analisi sul rapporto tra il professore e l’allievo sulla dialettica narrativa e le complicazioni che ne possono derivare.

Il racconto si sviluppa in un’alternanza dei punto di vista tra Claude, uno studente di sedici anni con il dono della scrittura, e il suo professore di letteratura, Germain, che lo incoraggia ad affinare questo talento fuori dal comune. Nel frattempo il ragazzo stringe amicizia con il compagno di classe Rapha e incomincia a frequentare la sua casa, entrando in contatto con i genitori, borghesi frustrati. Claude userà queste esperienze di vita per condire i suoi racconti, creando scompiglio nelle relazioni di chi gli sta intorno.

Solitamente il rapporto di trasmissione da professore ad allievo è univoco, in questo caso il regista lo costruisce in entrambe le direzioni, alternandolo tra la realtà e il racconto per una riflessione ludica sull’immaginario e i metodi narrativi.

Di solito il rapporto di trasmissione da professore ad allievo è univoco e invece qui è costruito in entrambe le direzioni. Inoltre, il dispositivo di alternanza tra la realtà e il racconto dei componimenti mi è subito parso adeguato per una riflessione ludica sull’immaginario e i metodi narrativi.

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03 Cinema François Ozon Nella casa dans-la-maisonNella casa

(Dans la maison)

un film di François Ozon

Con Fabrice Luchini, Ernst Umhauer, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Denis Menochet

Drammatico, durata 105 min.

Francia 2012

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L’incolmabile divario

Nell’anno 2159 esistono due classi di persone: quelle veramente ricche che alloggiano in una stazione spaziale chiamata Elysium, e il resto che vive in una Terra distrutta e sovrappopolata. Il segretario Rhodes, ufficiale governativo, non si ferma di fronte a niente per emanare nuove leggi anti-immigrazione e preservare la vita lussuosa e confortevole degli abitanti di Elysium, ma questo non impedisce ai poveri di tentare di raggiungere la stazione spaziale con ogni mezzo. Quando lo sfortunato Max si trova in difficoltà, accetta di imbarcarsi in una missione che, se avrà successo, non solo gli salverà la vita, ma potrebbe …

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Elysium (2013)

film diretto da Neill Blomkamp

interpretato da Sharlto Copley, Matt Damon, Jodie Foster, Wagner Moura, William Fichtner, Alice Braga.

Prodotto nel 2013 in USA

03 Cinema Elysium

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