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I Grimm più dark non si può

Le favole dei fratelli Grimm, già per se stesse dei racconti a fosche tinte, sono da alcuni anni oggetto di una lettura ulteriormente tenebrosa.

Nell’estremizzazione delle crudeli storie che il film di Tommy Wirkola si offre come un seguito all’avventura di Hansel e Gretel, con lo scoprire la loro vera vocazione di cacciatori, dopo essere scampati nel diventare il pasto della malvagia vecchia della casa di marzapane, di streghe.

Un genere che sconfina tra il fantasy e il crime, come dimostrano le varie proposte delle favole, dai toni scuri non solo sul grande schermo ma anche con il serial televisivo incentrato su Nick Burkhardt, un detective della omicidi di Portland con una particolare abilità: riesce a vedere il lato oscuro delle persone. Una peculiarità che gli viene rivelata per l’essere l’ultimo discendente dei “Grimm“, più cacciatori che scrittori, incaricata di tenere l’umanità al riparo dalle creature sovrannaturali che abitano il mondo.

 

Cinema hansel-gretel-recensioneHansel & Gretel – Cacciatori di streghe

Regia: Tommy Wirkola

Interpreti: Jeremy Renner, Gemma Arterton, Famke Janssen, Peter Stormare, Thomas Mann, Zoe Bell, Ingrid Bolsø Berdal, Derek Mears, Judy Norton, Monique Ganderton, Pihla Viitala, Christian Rubeck, Sebastian Hülk, Stig Frode Henriksen, Thomas Scharff, Friedrich Heine, Jeppe Laursen, Isaiah Michalski, Cedric Eich, Rainer Bock

 

Sceneggiatura: D.W. Harper, Tommy Wirkola

Distribuzione: Universal Pictures

Paese: USA, Germania

Genere: Azione

Durata: 88 min

 

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La psicologia dei farmaci

Un thriller provocatorio che racconta la storia di Emily e Martin (Rooney Mara e Channing Tatum), una coppia di successo di New York il cui mondo si sconvolge quando un nuovo farmaco, prescritto dallo psichiatra (Jude Law) di Emily ha degli imprevisti effetti collaterali.

 

1 Cinema effetti-collaterali locandinaEffetti collaterali

Regia: Steven Soderbergh

Interpreti: Jude Law, Rooney Mara, Catherine Zeta-Jones, Channing Tatum, Vinessa Shaw, David Costabile, Greg Paul, Ashlie Atkinson, Kerry O’Malley, Andrea Bogart, Laila Robins, Polly Draper, Nicole Ansari-Cox, James Martinez, Peter Y. Kim, Carol Commissiong, Kelly Southerland, Kevin Cannon, Dennis Rees

Sceneggiatura: Scott Z. Burns

Distribuzione: M2 Pictures

Paese: USA

Genere: Thriller

Durata: 106 min

 

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Un polittico riunito

Il polittico è un tipo di dipinto, generalmente su supporto ligneo, costituito da una parte  centrale e da tavole poste ai lati il tutto unito da una cornice comune, in genere riccamente intagliata e dorata, sovrastata spesso da una cimasa. Se composto di due parti prende il nome dittico, se sono tre trittico; i polittici possono essere molto grandi per altari di chiese o di piccole dimensioni per devozione privata. Ebbero grande diffusione nel tardo medioevo e durarono fino all’inizio del Rinascimento allorché si cominciò a dipingere su tela e si impose la visione spaziale unitaria del quadro. La Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale di Roma unitamente alla Direzione del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo ha restaurato ed esposto in Castello un polittico attribuito agli Zavattari. Nel 1928 a seguito di una donazione cinque pannelli erano pervenuti al Museo mentre altri due scomparti erano stati individuati nel 1957 da Roberto Longhi, nel 2000 furono acquistati dallo Stato e uniti ai precedenti. I due più recenti sono stati sottoposti a restauro mentre l’intero polittico ha avuto una revisione generale in modo da riacquistare in parte l’antico aspetto. L’opera è stata datata a metà ‘400 e attribuita a un membro della famiglia Zavattari; questa fu una stirpe di artisti di area lombarda che operò per quasi tutto il XV secolo, sono conosciuti il capostipite Gregorio e i suoi discendenti Franceschino, Ambrogio, Gregorio, Giovanni, Vincenzo. Il loro lavoro più noto è la decorazione di una Cappella del Duomo di Monza datata 1444 e contenente scene della vita di Teodolinda, regina longobarda vissuta nell’ VIII secolo, che si adoperò per la conversione del suo popolo al Cristianesimo. E’ uno splendido e raffinato esempio di gotico cortese con influssi dell’arte veneta e lombarda. Il Polittico Zavattari è esposto nella sala nota come Cagliostra, un grande ambiente, un tempo loggia aperta, decorato a grottesche da Luzio Romano e Perin del Vaga nei primi decenni del ‘500. Il nome è dovuto al fatto che nel 1789 vi fu detenuto per parecchi mesi il famoso avventuriero Giuseppe Balsamo sedicente Conte di Cagliostro che fu poi condannato per eresia, stregoneria, massoneria e morì prigioniero nella fortezza di San Leo nelle Marche. Il polittico dopo l’esposizione per qualche giorno nella Cagliostra tornerà al suo posto in una sala di Castello; è un’opera di grandi dimensioni, cm. 230 x 142,5, ed è articolata su sette scomparti dipinti su tavole di legno di pioppo, il centrale rappresenta una Madonna con Bambino mentre i laterali i Santi Ambrogio, Vittore, Giovanni Battista, Pietro, Antonio Abate, Benedetto; la presenza di quest’ultimo e di Ambrogio dimostrano l’originaria destinazione dell’opera per una chiesa benedettina in area milanese. Il restauro è stato complesso anche per raccordare i due nuovi pannelli con gli altri cinque restaurati nel 1969 secondo metodologie dell’epoca ma il risultato ci ha restituito una splendida opera in stile gotico cortese purtroppo priva dell’originaria cornice di legno dorato e intagliato scomparsa all’epoca dello smembramento.

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Arte Polittico Zavattari cache_cache_194d8721736f745d388d69d112de08bc_3f06d91c9698c0f55c05986281e88207 POLITTICO ZAVATTARI

Dal 2 al 19 maggio 2013

 

Roma

Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo

Orario:

dalle 9.00 alle 18.30

lunedì chiuso

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Maggio dei Conciatori

Programma:

Teatro dei Conciatori 05 RISATE IN PARADISO03 – 19 maggio 2013

RISATE IN PARADISO

Là dove nascono gli angeli

scritto e diretto da Romano Talevi

collaborazione ai brani Emanuela Dessy

con Gianna Paola Scaffidi – Antonio Serrano – Anna Teresa Eugeni – Rita Pasqualoni

Questo vuole essere un tributo ad un genere sempre più dimenticato: il varietà. Inserendolo in un contesto di rock comedy ispiratosi a comme…

Una leggenda metropolitana racconta che all’Alhambra, un vecchio teatro abbandonato nel cuore della città, avvenga qualcosa di strano. Pare infatti che alcuni malcapitati che si erano avventurati al suo interno non fossero più usciti. Svaniti nel nulla, come inghiottiti. Tutte vane le ricerche; fu trovato solo qualche indumento e alcuni oggetti personali, ma di loro nessuna traccia. Dopo diverse scomparse, le autorità decisero di sigillare il vecchio edificio.

Ma si vocifera che al suo interno avvenga ancora qualcosa.

Qualcuno ha giurato di aver sentito musica e applausi, come se ancora l’Alhambra volesse rivivere i fasti di un tempo,  quando era il più importante teatro di varietà della città della sua epoca.

Chiuso improvvisamente alla straordinaria prima di “Risate in Paradiso”, si dice il più grande spettacolo di varietà di tutti i tempi. All’apice del suo splendore. Ed è qui che una sera… ma questa è un’altra storia.

Questo vuole essere un tributo ad un genere sempre più dimenticato: il varietà. Inserendolo in un contesto di rock comedy ispiratosi a commedie come “Rocky Horror Picture Show” e “Il fantasma del palcoscenico”. Un divertente thriller che ci fa rivivere a suo modo un tempo perduto.

Con la sua magia e le sue luci, le sue illusioni e le sue solitudini, le sue parole e la sua gioia di vivere e le sue musiche.

Un gioco, dove tutto è possibile.

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Teatro dei Conciatori 05 INCANTEVOLE di Neil LaBute con Urbano Barberini21 maggio – 02 giugno 20130

INCANTEVOLE

Lovely Head

di Neil LaBute

regia di Marco Calvani

con Urbano Barberini e Elisa Alessandro

Una Lolita appena sbocciata. Un uomo, la cui identità rimane fino all’ultimo un mistero. Una manciata di minuti di tempo da passare insieme. Tre elementi che si fondono per dare vita ad una pièce che sffida, senza timori, quello che definiremmo cliché, per approdare in un’isola dove il linguaggio è dietro le parole, dove ciò che è non è ciò che sembra. Dove il sesso sta all’amore, come i soldi alla vita.

una produzione Mixò, Titania Produzioni

in collaborazione con Spoleto55 Festival dei 2Mondi, La MaMa E.T.C. New York, Independent English

Theatre, MTM

PROGETTO AdA (Author directing Author)

L’attenzione ai più scottanti temi contemporanei – nel vissuto di personaggi soli, cinici e completamente assorbiti dalle loro piccole grandi tragedie – può configurarsi come il comune denominatore di LaBute e Calvani, due autori affermatisi in questi anni come implacabili giudici del lato oscuro della natura umana nella società americana ed in quella europea.

Con il progetto AdA, LaBute e Calvani esaltano diversi approcci alla scrittura e alla regia teatrale celebrando – attraverso una diffusione internazionale delle opere – il carattere peculiare e la diversa cifra stilistica

della drammaturgia contemporanea italiana ed americana. In quest’ottica i due autori e registi, complici una simpatia ed una stima reciproca, hanno concordato un tema comune – FAMIGLIA – scrivendo rispettivamente due brevi atti unici per poi scambiarsi la regia delle pièces.

INCANTEVOLE (Lovely Head) di Neil LaBute assieme a ROBA DI QUESTO MONDO di Calvani hanno dato vita alla prima edizione di AdA. Le due opere, sempre presentate nel corso della stessa serata, hanno debuttato in italiano (55° Festival de Spoleto, protagonista Andréa Ferréol), in spagnolo (Fringe Madrid Festival) e dal prossimoottobre in inglese a New York (La MaMa Theatre).

 

Teatro dei Conciatori

Via dei Conciatori, 5

00154 ROMA

info@teatrodeiconciatori.it

 

Tel. +39 06 45448982 – +39 06 45470031

 

http://www.teatrodeiconciatori.it/

 

 

 

Lo scambio dell’altro

Durante la visita per il servizio di leva nell’esercito israeliano, Joseph scopre di non essere il figlio biologico dei suoi genitori, poiché appena nato è stato scambiato per errore con Yacine, palestinese dei territori occupati della Cisgiordania. La rivelazione getta lo scompiglio tra le due famiglie, costringendo ognuno a interrogarsi sulle rispettive identità e convinzioni, nonché sul senso dell’ostilità che continua a dividere i due popoli.

 

Cinema il figlio dell'altra locandina1Titolo: Il figlio dell’altra

di Lorraine Lévy

Titolo originale: Le fils de l’autre

Con: Emmanuelle Devos, Pascal Elbé, Jules Sitruk, Mehdi Dehbi, Areen Omari, Khalifa Natour, Mahmood Shalabi, Bruno Podalydès, Ezra Dagan

 

Genere: Dramma

Nazione: Francia

Distribuzione: Teodora Film

http://www.teodorafilm.com/

Durata: 105 minuti

Anno: 2013

 

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 Cinema Il figlio dell'altra Jules_Sitruk_Mehdi_Dehbi-62169460Cinema Il figlio dell'altra 62169007Cinema il figlio dell'altra_mehdi_dehbi_emmanuelle_devos-62169422Cinema il figlio dell'altraCinema il figlio dell'altra-locandina