Le scarpe in materiale sintetico e tessuto, alla fine dei loro giorni, sono delle letali armi biologiche, tanto più se sono state utilizzate per praticare lo sport.
Allora come non rendere le discariche ancor più fetide? L’idea è sgorgata dall’Assessorato alle scuole di Roma Capitale, grazie all’iperattività dell’assessore Paolo Masini che ha proposto di riciclarle per realizzare piste di atletica.
Un’iniziativa denominata “La pista di Pietro”, presentata alla scuola media Cattaneo di Testaccio, insieme all’Acea e all’associazione Gogreen onlus, per trasformare le vecchie sneakers non solo in piste di atletica, ma anche in pavimentazione anti caduta per le aree giochi dei bambini.
Le scarpe, non solo per lo sport, ma anche per il tempo libero, ormai esauste, potranno essere lasciate in 100 scuole di Roma e nel periodo estivo anche negli stabilimenti balneari del nostro litorale.
L’iniziativa consente di rafforzare il legame virtuoso tra sport e buone pratiche ambientali come il riciclo e il riuso e i ragazzi delle nostre scuole potranno così contribuire alla realizzazione di nuove strutture, con un gesto intelligente e orientato alla sostenibilità ambientale, minimizzando nel contempo l’accumulo di materiale in discarica. Nel pensare a questa iniziativa ci siamo ispirati a Pietro Mennea, campione olimpico dei 200 metri piani a Mosca 1980 e detentore del primato mondiale per 17 anni.
Al progetto ha aderito la moglie, Manuela Olivieri Mennea che ha donato alla campagna le scarpe da corsa del corridore: da esse proverrà una piccola porzione di materiale che, come lievito madre, sarà impiegato per la pavimentazione di ciascuna “pista di Pietro”.
Il progetto “La pista di Pietro” si affianca a “Il Giardino di Betty”, iniziativa in memoria di Elisabetta Salvioni Meletiou, lanciata negli anni scorsi da esosport. Gli impianti sportivi e le scuole che vorranno raccogliere le scarpe per riqualificare o realizzare una propria pista di atletica o la propria area giochi potranno scrivere agli indirizzi: lapistadipietro@comune.roma.it e ilgiardinodibetty@comune.roma.it.
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