Un diverso modo di concepire la fotografia

Si è conclusa l’interessante esposizione di fotografie del contemporaneo moscovita Joseph Badalov.
La mostra si è svolta a Palazzo Ferrajoli, in Piazza Colonna a Roma, dal primo al quindici novembre duemiladodici.
Difficile è nel ventunesimo secolo dire non solo qualcosa di nuovo, ma di particolarmente costruttivo nel fantastico mondo delle arti. Nell’ambito della fotografia, a me sembra, che Badalov ci sia riuscito benissimo, creando scene visionarie attraverso ritratti e composizioni ‘nude’. Infatti, essendo entusiasta del metodo delle ‘casualità fondamentali’, Badalov applica alla propria opera quella forza intima della suggestione.
Suggestioni e visioni che guidano da sempre ogni artista nella sua ricerca del raccontare le emozioni dell’anima. Tutto questo, viene avvalorato dal fatto che il fotografo moscovita crea in quella sfera del visibile, che non essendo più comprensibile diventa semplicemente riconoscibile. Vale a dire il fisico limite tra realtà e “non realtà”.
Lo splendido catalogo documenta ampiamente l’esposizione appena conclusasi con fotografie e l’inserimento di Sonetti di Shakespeare che fanno da particolare cornice ad una mostra particolare.
Serena continuazione a tutti.

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Sonnet CXIX
JOSEPH BADALOV
Dal 1 al 15 Novembre 2012

Roma
Palazzo Ferrajoli
Piazza Colonna 335

 

 

 

 

 

 

 

 

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