La mostra che sono andato a vedere, è particolare perché particolare è il posto nella quale è stata allestita. Mi riferisco a quel gioiellino romano del Museo Praz. In questo luogo, nelle cui sale sono raccolte oltre mille opere, tra sculture, dipinti, arredi e oggettistica varia, vengono esposte una selezione di arredi e di dipinti raccolti da Alessandro Marabottini (1926 – 2012) nel corso della sua vita, spesso acquistati presso gli stessi antiquari che era solito frequentare con l’amico Praz (1896 – 1982).
Vedute e paesaggi, ritratti d’interni e di personaggi, miniature riportate anche nelle pagine del catalogo.
Questa mostra è stata possibile grazie alla disponibilità della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, affidataria della proprietà, della gestione e della valorizzazione da parte dello stesso Marabottini attraverso lascito testamentario. Il catalogo della De Luca editori Gusto Romantico rende bene quello che si andrà a vedere o quello che si è appena visto non solo attraverso l’impianto iconografico, ma anche attraverso gli scritti riportando quel ‘gusto’ e la visione estetica che accompagnarono Praz e Marabottini nel loro lavoro di storici dell’arte e della cultura.
L’intelligente titolo della mostra Gusto romantico dato dalla responsabile del Museo Praz nonché curatrice dell’esposizione, Patrizia Rosazza Ferraris, fa da contraltare a quel Gusto Neoclassico di praziana memoria.
La collezione del Marabottini, accumulata negli anni, fece parte del palazzetto di famiglia a Firenze. Una collezione che emanava un’aura e un clima di natura romantica. In realtà la collezione va da opere del Duecento fino al secolo scorso.
Le scelte della Rosazza Ferraris si attestano soprattutto in quelle opere databili nell’ambito del XIX secolo. L’intera collezione comprende, infatti, poco più di novecento dipinti che dall’appartamento romano all’Aventino, il Marabottini aveva trasferito nelle sale al piano nobile del palazzetto di famiglia in Firenze. È interessante leggere, nel catalogo la storia, ad opera di Caterina Zappia, di come questa collezione si sia andata formando.
Il Marabottini soleva spesso dire: “Compro la pittura non i nomi o le storie”. Nel catalogo c’è anche il dotto intervento di Tomaso Montanari, con riferimenti a Leon Battista Alberti, Lanfranco, Pietro da Cortona, Claude Lorrain.
In mostra vengono esposte alcune miniature in avorio, bisquit, alcuni paesaggi e interni di studio dell’artista come quello di Anonimo francese Interno di studio con modello e pittore al cavalletto, o anche Interno di un grande atelier con due pittori al cavalletto.
Una mostra che consiglio, anche per chi non conosce il Museo Praz, museo da vedere assolutamente.
Romantica visione.
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Opere del XIX secolo dalla Collezione di Alessandro Marabottini
Dal 23 novembre al 21 aprile 2014
Roma
Museo Mario Praz
via Zanardelli, 1
Curatore: Patrizia Rosazza – Ferraris
Orario:
dal martedì alla domenica
dalle 9.00 alle 14.00 e dalle 14.30 alle 19.30
lunedì chiuso
Ingresso:
libero
Informazioni:
tel. 06/6861089
http://www.museopraz.beniculturali.it
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