In Piazza del Popolo, capolavoro neoclassico del Valadier, a fianco dell’inizio di via del Corso sono presenti due chiese all’apparenza identiche ma in realtà con differenze all’interno e all’esterno. Ambedue sono state costruite, a pochissima distanza di anni, nella seconda metà del ‘600 originariamente su progetto di Carlo Rainaldi ma poi con intervento di altri architetti tra cui Bernini che lavorò nell’interno e nella cupola di Santa Maria in Montesanto mentre l’altra, Santa Maria dei Miracoli, è attribuita al Rainaldi e Carlo Fontana.
La chiesa di Santa Maria in Montesanto, più nota come Chiesa degli Artisti per gli eventi, per lo più funerali, che riguardano esponenti del mondo dell’arte, fu iniziata nel 1662, fu oggetto dell’intervento del Bernini nel 1671 e terminata nel 1679. Ebbe il nome di Montesanto da quello di una chiesetta preesistente officiata dai Carmelitani.
Esternamente mostra un pronao con quattro colonne, un timpano ed una balconata con otto statue di santi in travertino, la cupola è dodecagonale, l’interno è ellittico, nelle nicchie della cupola si trovano quattro statue di santi in stucco, le cappelle sono decorate con quadri e affreschi di vari artisti. Particolarmente interessante la Cappella Monthioni con una pala con Vergine, Bambino e Santi di Carlo Maratta, sui lati un’Apparizione della Vergine di Luigi Garzi e la Carità di San Giacomo di Staier, la volta è affrescata da Giuseppe Chiari; attiguo un piccolo locale decorato dal Baciccio.
Il tempo, la falda freatica e le inondazioni del Tevere nel corso dei secoli hanno provocato seri danni all’edificio riparati più volte e non sempre con perizia; recenti restauri sono stati effettuati e sono ancora in corso.
A spese della Fondazione Sordi è stata ripristinata la sagrestia della Cappella Monthioni che ospita affreschi del Baciccio e un dipinto del Garzi, anche il pavimento in marmi colorati è stato riportato all’originale.
A cura della Bonduelle Italia, titolare della linea di verdure confezionate chiamate Gli Orti per l’Arte, è stato già completato il restauro della cupola, della sua cromia, degli intonaci, degli stucchi e ripulite le statue poste nelle nicchie; è in corso il ripristino del locale antistante la sacrestia di discreta altezza e con la volta contenente una grande Gloria di Angeli con strumenti della Passione attribuito, in maniera molto controversa, al Baciccio. Non è un affresco ma un dipinto a tempera particolarmente delicato e molto danneggiato da umidità e cedimenti; anche il pavimento attualmente ricoperto da un cotto lucido di almeno quaranta anni fa sarà ripristinato in stile con formelle marmoree. I vari restauri, effettuati e in corso, sono opera della ditta Pantone che annovera un’esperienza pluriennale nel campo.
L’intervento sulla chiesa è un ottimo esempio di una sinergia tra il pubblico e il privato, il primo coordina e dirige, il secondo, in una giustificabile ottica di promozione, finanzia.
La Bonduelle è stata coinvolta attraverso Fondaco, associazione che individua le opere d’arte bisognose d’intervento e interessa varie aziende invogliandole all’intervento; finora sono stati effettuati 45 restauri per opera di 43 aziende.
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Basilica di Santa Maria in Montesanto
Chiesa degli Artisti
Roma
Via del Babuino, 198
Tel. 06/3610594