Prima di Lolita le bambine si comportavano meglio?
Questo piccolo manuale, scritto all’inizio del secolo da un raffinato scrittore francese, fa supporre che le ninfette la sapessero molto lunga. I consigli ricalcano (in parodia) i centinaia di manuali per le varie educatrici governanti, scuole di monache e altro.
Alcuni consigli (“Se scoprite che siete figlia dell’amante e non del marito di mamma, non chiamate quella persona ‘papà’ davanti a venticinque persone”) potrebbero ben figurare nei manuali di cui sopra.
Infatti la parodia non distrugge mai lo spirito originale della legge: lo rende più chiaro.
La perfida bambina cui tale manuale s’indirizza non è infatti uscita dal riformatorio: dal testo si desume che la ninfetta ha un autista, un’istitutrice inglese, una cameriera, più domestici.
E’ insomma una viziata ragazzina dell’alta borghesia.
E qui due osservazioni. E’ quasi facile trasgredire un codice se questo è ferreo, anche se usi e costumi privati possono essere ben lontani da quelli praticati in pubblico. La trasgressione richiede comunque un codice da trasgredire, e questo è il motivo perché l’erotismo d’epoca è più piccante.
Altra osservazione: l’erotismo, come ben altri diritti civili, riguardava solo una ristretta parte della società, e lo dimostra proprio questo galateo.
La lettrice precoce e procace, al patì dei suoi genitori, certe trasgressioni se le può permettere senza che l’equilibrio sociale o morale venga appena scalfito. Possiamo immaginare anzi la sua vita futura: moglie e madre borghese, ben realizzata in famiglia, ma degna di Girotondo di Schnitzler o di qualche pochade francese.
Il tradimento è fedeltà alla Legge, ma a quella della Natura.
Corollario: se l’erotismo attuale è volgare, è perché ha vinto la democrazia.
E’ chiaro che poche centinaia di aristocratici (e non di arricchiti) intenditori avevano un gusto più raffinato di noi. Ma non bisogna mai dar giù a chi è arrivato solo adesso a godere (!) dei diritti civili.
da EcoTipo – L’Evasione Possibile
del marzo 1993