Per la prima edizione di Roma Arte in Nuvola, ci si aspettava senza dubbio di più.
Un luogo questo, come ebbi modo di scrivere per la sua inaugurazione avvenuta nel 2016, dotato di quell’armonioso oscillare tra ritmo e bellezza. Ritmo però, questa volta, rappresentato da troppa quantità e meno qualità.
Tanti, troppi galleristi, troppi operatori visivi nel campo della Pittura, della Scultura, dell’Installazione, dei video.
Ad eccezione delle gallerie storiche che, ovviamente, hanno presentato le loro collezioni permanenti, se ne poteva fare a meno, la qualità dei singoli artisti è risultata scarsa in questa fiera mercato dell’arte.
Infatti, proprio perché fiera dell’arte, poteva presentare ben altre proposte, opportunità, idee.
Nonostante questo, non sono mancate alcune novità, come aver affiancato le Gallerie da trenta Progetti speciali.
Tra questi, quello voluto dall’Ambasciata di Israele in Italia, la mostra Israel Landscape che ha inaugurato il ciclo dedicato all’arte internazionale. Diciassette artisti israeliani tra scultura, pittura, fotografia e ricamo.
La manifestazione è nata con lo scopo del rilancio di Roma nel mondo dell’Arte. Un rilancio indirizzato ad essere luogo di produzione dell’arte, del collezionismo e di un mercato aperto non solo in Italia ma anche nelle aree del Mediterraneo e dell’Europa. Opportuni, quindi, sono stati gli incontri organizzati sotto l’egida di come strutturare un ‘sistema-Roma’. I relatori del mondo dell’arte, direttori di musei, artisti, critici, collezionisti hanno fatto il punto sulle prospettive future.
Nella terza giornata sono stati assegnati quattro Premi e due menzioni speciali.
Premio Young per la migliore galleria under 5 per la cura nella proposta e il coraggio nell’allestimento, una promessa che ci fa sperare nel futuro di queste giovani gallerie, Premio Ex Equo a galleria Basile Contemporary di Roma e galleria Talk Bruxelles con un importo di 2.000 euro.
Nella Galleria di Bruxelles sono stati presentati tre artisti: Camilla Ancilotto con dei lavori a tre facce che si possono comporre con delle immagini di opere antiche e altre dei vari aspetti della natura, Guillaume Garri e Onie Jackson si adagiano sul mondo e della mitologia greca, in una lettura “picassiana”, sfociando nel graffitismo. Onestamente poco mi ispirano, a parte la citazione picassiana, quella delle piastrelle o immagini che si muovono e compongono altro, mi sembra un déjà-vu; una vecchia installazione, che era alla GNAM anni fa, fatta di polistirolo dove si muovevano i tasselli e i quiz televisivi dove si ruotano le caselle con le immagini o addirittura i cubi con le varie facciate che ricordano l’infanzia di molti di noi.
Premio The Best, offerto dalla Regione Lazio, per la migliore presentazione d’artista per stand, allestimento, comunicazione, grafica a due gallerie Matèria e Ex Elettrofonica, premiandole con un importo di 5.000 euro.
Menzione speciale per la galleria Burati Anderson che da Venezia ha scelto di operare nel territorio laziale.
Premio Absolute Modern per il migliore allestimento tra le gallerie di arte moderna Giuria: Simon Groom, Moira Mascotto, Roberto Perugini con un importo di 2.500 euro
Premio Rock per l’allestimento più originale dello stand: Giuria: Sabrina Vedovotto, Giuliana Benassi, Giuseppe Fantasia Sottolinea l’originalita’ e la visionarieta’ dell’allestimento con un tocco di azzardo che può fare la differenza in una fiera: è assegnato alla galleria Marina Bastianello di Mestre, Venezia. Importo: 2.000 euro
L’auspicio per la prossima edizione è quello di riempire il ‘contenitore fiera’ con più proposte nuove, da parte delle gallerie e meno presenze artistiche conosciute, storicizzate.
Nonostante tutto, interessante visione.
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Dal 18 al 21 novembre 2021
Nuvola di Fuksas
Roma (Eur)
C.O.R. Creare Organizzare Realizzare
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