Il ‘segno’, quel ‘segno’ a cui allude il titolo di queste mie note, si riferisce alla mano intelligente, all’originale linguaggio grafico, come giustamente scrive nel catalogo il figlio, che porta il nome di Guido Crepax. A questo ‘segno’, a questi disegni e/o immagini – e/o creazioni, fa riferimento una più che godibile mostra, elegantemente montata alla CArt Gallery. La mostra Ciak: Valentina – una trentina di tavole e disegni dal ’68 agli anni ‘90” è curata da Luca Reinero e Massimo Tavani, due storici collezionisti romani. Ma cosa c’è in questa esposizione? C’è soprattutto la necessità di narrare per immagini. Un intreccio (prendo spunto dall’esauriente presentazione in catalogo del figlio Antonio) di parole e disegni. Nelle belle tavole originali presenti in galleria, Crepax obbliga il lettore a fermarsi, o meglio a guardare, sui particolari come acutamente ha scritto in catalogo Morando Morandini. E sempre, giustamente, il Morandini scrive, che: “…l’abolizione o riduzione della scenografia […] in favore della coreografia […] dei corpi fanno di Crepax un disegnatore-narratore assimilabile al cinema d’avanguardia.” Il consiglio che posso dare è, oltre a visitare con calma questa felice esposizione, quello di prendere il catalogo: sarà come portare nella propria abitazione un po’ di quella Valentina creata da quel mago del ‘segno’ Guido Crepax
Intrigante visione a tutti
Dal 23 febbraio 2013 al 5 aprile 2013
Roma
CArt Gallery
via del Gesù
Orario:
dal lunedì al sabato dalle 10.15 alle 19.00
Ingresso:
libero