….63 anni fa si consumava il terribile ed eroico sacrificio dei patrioti ungheresi in lotta contro l’oppressione sovietica.. Imre Nagy,il presidente ungherese dissidente lanciando il suo ultimo drammatico appello ai paesi occidentali fu abbandonato insieme alla sua gente ai carri armati russi.
Al solito l’intellighenzia comunista italiana appoggiò l’intervento sovietico (tranne il dissenso di Di Vittorio) tacciando di borghese revisionismo il desiderio di libertà e democrazia del popolo ungherese.
Molti intellettuali in Italia come in Europa si dissociarono dalle direttive del partito.
Ma Budapest e l’Ungheria fu abbandonata alla sanguinosa purga del Cremlino: operai,ragazzi,studenti,semplici cittadini resistettero fino all’ultimo,fucili contro carri armati! Il KGB arrestò e mandò a morte tutti i dissidenti,il presidente Nagy fu imprigionato e impiccato come un comune criminale…
Ricordiamo i ragazzi ungheresi del ’56 e tutti quelli che hanno combattuto ieri come domani, ovunque nel mondo, in nome della libertà e della dignità dell’uomo.