Abbiamo appreso con piacere che chi ha incendiato il liceo Socrate è stato consegnato alla Giustizia. Nei servizi giornalistici vengono descritti come Ragazzi di buona famiglia, ma senza spiegare il significato del termine. Ci auguriamo solo che i quattro vendicativi ragazzi siano condannati a lavorare nel cantiere che dovrà ricostruire la scuola da cui sono stati poco amati. Sicuramente per la loro formazione sarebbe meglio di una pena detentiva. Purtroppo la polizia non è sempre così tempestiva: nella zona compresa tra Conca d’Oro e Prati Fiscali nel giro di tre anni ben quattro incendi dolosi hanno distrutto almeno sei macchine e una dozzina di motorini e motociclette. L’ultimo risale alla notte tra il 29 e il 30 giugno, questi sono quelli precedenti: 26 maggio 2011 22 ottobre 2011 10 agosto 2012 Nella pianta in allegato sono riconoscibili le strade degli atti criminali: In sostanza, tutto avviene in un quadrato compreso tra via Val pellice, Via Val Maira, Conca d’Oro e via Val di Sangro, oppure tra Via Val Maira e via dei Prati Fiscali all’altezza della parrocchia di San Frumenzio. È un perimetro così limitato che è’ quasi istintivo pensare a gente del quartiere, che si muove a piedi e trova una facile via di fuga negli accessi di una delle quindici palazzine comprese tra queste poche strade. Evitano poi accuratamente i tratti coperti dalle telecamere delle banche e dell’ufficio postale, dimostrando anche qui una precisa conoscenza della zona. Ora si dice pure che i mandanti siano i gestori dei garage di zona per incentivare gli abbonamenti, ma sono chiacchiere da bar: l’altra volta si parlava di ragazzini incappucciati. Eppure da tre anni questo ettaro di terreno urbanizzato rimane zona franca per il prossimo rogo: polizia e carabinieri non hanno finora cavato un ragno da un buco. “Chi sa non parla”, neanche fossimo a Corleone. Eppure non è difficile studiarsi l’anagrafico dei residenti in una quindicina di palazzine a cinque piani, controllare curricula scolastici, fedine penali e schede cliniche. L’impressione personale è che, se non c’è di mezzo la droga, non esista attività investigativa. Mi auguro solo di sbagliarmi.