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Quirinale: Nuovi itinerari

Poco dopo la sua elezione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella annunciò che si sarebbe adoperato per fare in modo che il Palazzo del Quirinale fosse aperto alle visite anche durante i giorni feriali e che la parte visitabile sarebbe stata molto ampliata; la promessa è stata mantenuta.
Dal 23 giugno si può accedere al Quirinale con visite guidate, in gruppi di trenta persone, nei giorni di martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9,30 alle 16,00 esclusi il periodo delle feste natalizie, il 2 giugno ed il mese di agosto. Impegni istituzionali che interessino il palazzo possono far sospendere le visite che verranno riprogrammate; la prenotazione dovrà avvenire con un anticipo di almeno cinque giorni o on line o tramite call center 06.39967557 oppure all’INFOPOINT sito in Palazzo Sant’Andrea, via del Quirinale 30, aperto nei giorni di visita dalle 9,00 alle 19,00. La visita può articolarsi su due percorsi; il primo, della durata di 1 h e 20,’ interessa il Piano Nobile e il Piano Terra, il secondo, della durata di 2 h e 30,’ anche i Giardini, la Vasella, le Carrozze. Il primo itinerario è gratuito con pagamento di 1 euro e 50 cent. di diritto di prenotazione, il secondo ha il costo di euro 10 ridotto a 5 per i visitatori tra i 18 e i 25 anni e per quelli sopra i 65.
Il pagamento, contestuale alla prenotazione, deve essere effettuato con carta di credito per prenotazione on line, con carta o bonifico bancario per prenotazione tramite call center, con carta, bancomat o contanti all’INFOPOINT.
La visita è guidata da personale volontario ben preparato ad illustrare quanto si vede nel percorso. Parte di questo era già aperto da anni per le visite domenicali ma ad esso si aggiungono numerosi altri locali precedentemente, in parte, occupati da uffici trasferiti in altre zone.
Al Piano Nobile si possono percorrere la Sala della Musica, le Sale Neoclassiche, la Sala del Bronzino, la Biblioteca del Piffetti, splendido capolavoro di ebanisteria proveniente da un castello sabaudo, la Sala degli Arazzi di Lilla, settecenteschi, la Sala degli Scrigni con stipi in legno di varie epoche e in vari stili. Si rientra nel precedente percorso e si traversa la galleria che Alessandro VII fece ideare e dipingere da Pietro da Cortona e che fu divisa in tre grandi sale in epoca napoleonica per adattarla ad una possibile, e mai avvenuta, visita dell’imperatore; recenti restauri hanno riportato alla luce il primitivo allestimento pittorico che prevedeva un grande colonnato lungo le pareti che desse l’impressione di un percorso entro un giardino porticato. Si scende al piano terra che in alcune sale ospita mostre sulla storia del Quirinale e su chi lo abitò: Papi, Re e Presidenti della Repubblica con esposizione di molti cimeli tra cui la Costituzione e lo Statuto Albertino. Fruendo del secondo itinerario si passa a visitare la “Vasella” cioè il complesso storico dei servizi da tavola, si tratta di 38.000 pezzi, comprese le argenterie, per lo più porcellane Ginori, Sevres e Meissen provenienti da residenze sabaude e dalle regge dei sovrani degli stati preunitari. Si traversano i giardini allietati da belle fontane passando davanti alla Coffe House fatta costruire da Benedetto XIV purtroppo non visitabile per piccolezza e delicatezza della struttura e si giunge alle scuderie erette all’epoca di Vittorio Emanuele II.
Contengono carrozze utilizzate dai Savoia dai primi dell’800; spiccano alcune particolarmente imponenti e dalle ricchissime decorazioni come l’Egiziana e la Telemaco. In altri locali carrozze appena più modeste e moderne insieme a finimenti e ad uniformi di cocchieri e palafrenieri. I due itinerari, soprattutto il secondo, costituiscono un lungo e affascinante viaggio attraverso secoli di storia e di arte.

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Roma Quirinale nuovi itinerari quirinalevisiteguidate2

INFOPOINT
Palazzo Sant’Andrea
via del Quirinale 30
aperto nei giorni di visita
dalle 9,00 alle 19,00

La visita può articolarsi su due percorsi:
Primo itinerario – Piano Nobile e il Piano Terra – della durata di 1 h e 20
Secondo itinerario – anche i Giardini, la Vasella, le Carrozze – della durata di 2 h e 30′

Il primo itinerario è gratuito con pagamento di 1 euro e 50 cent. di diritto di prenotazione, il secondo ha il costo di euro 10 ridotto a 5 per i visitatori tra i 18 e i 25 anni e per quelli sopra i 65

Informazioni e prenotazioni:
call center 06.39967557
Sito prenotazioni

Sito web

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Roma Quirinale nuovi itinerari virtuali

 

Nei secoli fedele…..all’arte

Sin dal 1969 l’Arma dei Carabinieri costituì un Nucleo Tutela Patrimonio Artistico per contrastare i furti e le illecite esportazioni di beni artistici; furono conseguiti immediatamente lusinghieri risultati al punto che nel 1971 fu creato il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale articolato su un comando insediato in un grazioso palazzetto settecentesco, del Raguzzini, nei “Burrò” in Piazza Sant’Ignazio e tredici nuclei dislocati nel territorio nazionale. Comando e Nuclei collaborano con le Soprintendenze e le altre Forze di Polizia italiane ed estere per fornire la massima tutela al patrimonio artistico ed evitare i furti in musei, edifici religiosi, dimore private, impedire le illecite esportazioni e sorvegliare siti archeologici per prevenire deleteri scavi clandestini. Il Comando si è dotato di un archivio di cinque milioni di documenti relativi a beni artistici, di cui un milione rubati; si tratta della più importante ed aggiornata banca dati al mondo al punto che sovente Polizie di altri stati vi si rivolgono per ricerche e informazioni, inoltre il personale del Comando svolge spesso interventi in altre nazioni ed organizza corsi di formazione e aggiornamento per Polizie estere.

Il grande archivio permette spesso di recuperare opere d’arte finite all’estero, il tutto integrato da sorveglianza su aste e mercato antiquario.

Per gratificare il lavoro svolto dal Comando si sono tenute mostre che hanno esposto i recuperi effettuati, attualmente al Quirinale, dopo due precedenti rassegne nel 2007 e nel 2013, è ospitata una grande mostra di un centinaio di opere d’arte frutto del lavoro degli ultimi anni. Si tratta di vasi, marmi, dipinti che coprono un periodo che va dal VI secolo a.C. al ‘700, vengono da musei, chiese, case private ed in molti casi da scavi clandestini.

La mostra si svolge attraverso quattro sale, due delle quali facenti parte dell’antica Galleria di Alessandro VII affrescata da Pietro da Cortona e recentemente riscoperta sotto pitture di primo ‘800. Nelle Sale degli Scrigni, di Ercole e degli Ambasciatori sono esposti numerosi vasi attici o di imitazione d’epoca a figure nere o rosse, in molti casi opera di noti maestri vasai, una vetrina contiene monete argentee dell’ XI secolo, altre il “Tesoro di Loreto”, raccolta di vasellame sacro barocco in metalli preziosi e corallo rubato molti anni fa in un convento altoatesino. Diversi sono i dipinti, da un piccolo trittico medioevale ad una Santa Caterina e San Ludovico di Tolosa del ‘400, da sei deliziosi quadretti di scuola romana del ‘700 con vedute cittadine, molte delle quali non più esistenti, di proprietà della Diocesi di Montefiascone ad un quadretto, olio su rame, con un ardito incontro amoroso tra Leda e Giove sotto l’aspetto di un cigno, opera cinquecentesca di Lelio Orsi; il quadro più recente è una grande veduta romana del Panini recuperata attraverso vicende rimaste segrete.

L’ultima sala, di Augusto, contiene una interessantissima recente scoperta; pochi anni fa alla periferia di Perugia, in occasione dello scavo delle fondamenta di un edificio, fu scoperta una tomba ipogea etrusca contenente 23 deposizioni databili tra la fine del IV secolo e l’inizio del I a.C.: gli scopritori tentarono di rubare urne e corredo che però sono stati recuperati dai Carabinieri. Purtroppo è stato comunque fatto un gran danno in quanto il ritrovamento del sito come era originariamente avrebbe permesso studi e ricerche molto più accurati. I reperti sono un coperchio della più antica deposizione ad inumazione e 22 urne sepolcrali della illustre famiglia etrusca dei Cacni, già nota per altri ritrovamenti; sono generalmente in travertino, alcune semplici o con minima decorazione, altre invece riccamente coperte di bassorilievi per lo più con immagini tratte da episodi della mitologia greca attestante lo stretto contatto tra il mondo etrusco e quello greco.

Tre urne riportano il mito di Ifigenia, altre quello di Enomao e Pelope, dei Sette contro Tebe, di Atamante ed anche una Centauromachia, sono esposti anche resti del corredo, un elmo ed altri oggetti in bronzo e poi vasetti, bicchieri e ciotole miniaturizzati. Le opere in mostra, indubbiamente interessanti, valgono non soltanto per il loro valore intrinseco ma per il fatto che sono il simbolo di una tenace battaglia dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Artistico per salvare il nostro passato e la memoria dei tanti secoli trascorsi.

La mostra è stata organizzata dall’associazione Civita in concorso con il Ministero ed il Comando Carabinieri.

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06 Mostre Carabinieri CulturaSenza nome 1 20140121_etruschi_carabinieriLA MEMORIA RITROVATA

Tesori recuperati dall’Arma dei Carabinieri

Dal 23 gennaio al 16 marzo 2014

Roma

Palazzo del Quirinale

da martedì a sabato dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 18,30

ingresso gratuito

domenica dalle 8,30 alle 12,00

Euro 5 con visita al Palazzo

Informazioni:

http://www.quirinale.it

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Un rientro prezioso

 

Il rientro prezioso che dà il titolo a questo mio scritto è la Tavola Doria attribuita a Leonardo da Vinci. All’interessante, quanto intenso, incontro che si è tenuto il 27 novembre 2012 al Palazzo del Quirinale, il sapiente Sottosegretario di Stato ai Beni e alle Attività Culturali Roberto Cecchi, ha esordito il suo intervento, parlando di questo dipinto su tavola in maniera entusiasta. Lo si capisce, sia perché ebbe la ventura di partecipare al recupero, sia perché fin dal 2008 è iniziato un lungo percorso.
L’opera, infatti, sparì dall’Italia proprio dal 2008 e ora ritorna sotto forma di donazione allo Stato italiano da parte del Tokyo Fuji Art Museum.
Ma di cosa sto parlando?
Precisamente della così detta Tavola Doria entrata nelle collezioni Doria intorno al 1621. Ritenuta essere capolavoro di Leonardo e successivamente di un probabile ‘Maestro Toscano’. Raffigura una prova preparatoria di una parte di quell’affresco che andò perduto nello stesso momento che Leonardo lo stava eseguendo: La Battaglia di Anghiari.
L’idea, infatti, che abbiamo della battaglia sopra citata, è basata sugli schizzi preparatori dello stesso Leonardo, sulla Tavola Doria e su copie contemporanee.
Particolare ringraziamento va, comunque, al Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale che dal 1969 si è dotato del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico, primo reparto al mondo deputato al contrasto dei furti e delle fasificazioni di opere d’arte e che ha permesso di individuare il luogo dove si trovava la Tavola Doria, il Tokyo Fuji Art Museum che l’aveva acquistata in buona fede e che ha deciso di donarla allo Stato italiano a conclusione di un lungo e complesso processo di trattative e accordi.
Il recupero del dipinto consentirà ora all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, di svolgere nei prossimi mesi l’approfondita e rigorosa conoscenza dell’opera.
La Tavola che raffigura la ‘Lotta per lo Stendardo’, un momento della Battaglia di Anghiari sarà esposta al Quirinale dal 28 novembre al 13 gennaio 2013 nella Sala della Rampa.
Vedendo il dipinto su tavola, precisamente eseguito su due tavole unite, viene subito da pensare alla mano leonardesca. La verosimiglianza dei volti, dei corpi, dei cavalli: l’occhio del cavallo, fanno pensare, ed io non ho dubbi in tal senso, che sia proprio opera di Leonardo. Tuttavia, quale che sia, comunque, la mano che ha dipinto questa tavola, bisogna dire che è una mano particolare di altissimo livello artistico. È vero, a quel tempo esistevano le botteghe ed è altrettanto vero che quando ci avviciniamo a quei maestri, così detti, minori scopriamo solo che erano minori rispetto a un Leonardo, a un Michelangelo, ma che poi tanto minori non lo fossero. Magari, avere di questi tempi la bottega dove insieme si lavora, si preparano i colori, si interviene sul dipinto! Ma questa è solo un’idea romantica e tale rimane. I tempi attuali, infatti, testimoniano tanta superficialità e tanta inesperienza in chi opera nel mondo dell’Arte.
È per questo motivo che è doveroso andare a vedere questa splendida mostra coadiuvata anche da un touchscreen dove si potrà vedere l’opera e le sue varie fasi di conservazione.

Una ricca e suggestiva visita a tutti.

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TAVOLA DORIA

Dal 28 novembre al 13 gennaio 2013

Roma
Palazzo del Quirinale

Orario
dal martedì al sabato 10.00 – 13.00; 15.30 – 18.30
ingresso gratuito

Informazioni:

http://www.quirinale.it/qrnw/statico/artecultura/mostre/2012_tavola-doria/tavolahome.htm

I visitatori potranno accedere alla mostra con ingresso gratuito e senza bisogno di prenotazione, dalla Piazza del Quirinale, nei giorni feriali da martedì a sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15:30 alle ore 18:30, mentre l’orario domenicale resta fissato dalle ore 8:30 alle ore 12.00, in concomitanza e con le disposizioni dell’apertura al pubblico delle sale di rappresentanza. La mostra rimarrà chiusa tutti i lunedì e nei giorni festivi, nonché il 9, 16, 23 e 30 dicembre 2012.