Archivi tag: Ricordo

Adriano Di Giacomo: Gli spazi dell’entusiasmo

Il panorama artistico e culturale romano con Adriano Di Giacomo ha perso un esponente inventivo e laborioso, come l’ha perso l’Umbria e le Marche dove spesso proponeva e realizzava iniziative con la critica e storica dell’arte Anna Cocchetti sua moglie, aperto alla conoscenza e alla valorizzazione dell’espressione artistica.

Per chi lo conosceva era facile vedere in lui l’ottimismo e la gioiosità, con il suo vezzeggiare la cadenza marchigiana che nascondeva le sue origini lucane, meno condivisi nei suoi lavori fortemente strutturalizzati in geometrie spigolose rivolte alla metropoli, in un susseguirsi di bunker e barriere inneggianti all’incomunicabilità urbana. Forme “modellate” sulle superfici pittoriche, realizzazione di spazi su piani scivolosi che facilmente conducono alla luce o all’oscurità, espressione di una chiusura pessimistica, aperti a un futuro speranzoso, spalancato verso gli altri, come testimonia il suo impegno nel quartiere e nell’insegnamento.

Può essere stato influenzato dalla frequentazione di Cesare Vivaldi o di Pericle Fazzini e formato nell’insegnamento di Enrico Crispolti, ma ora le opere di Adriano sono lì, come testimonianza del suo interloquire tra il quotidiano e l’artistico nelle sue svariate dissonanze di grigi con delle attente inserzioni di rosso, tracciate nella luminosità dell’utopia.

Il suo orientare la sua vita verso l’arte e la comunità si è conclusa con il 19° degli INCONTRI D’ARTE CONTEMPORANEA Arte/Scienza di Pace al Liceo Scientifico Statale “Ettore Majorana”, dove per anni ha insegnato, e con la mostra ISTRICE Resistenza ottomana nello Studio Poerio 16/B, lasciando il progetto di un’antologica a Senigallia.

Sabato 5 ottobre, in occasione della Giornata del contemporaneo, sarà presentata una mostra fotografica e documentaria dedicata agli “interventi d’arte urbana” di Adriano nello spazio via Poerio 16/B.

 Adriano Di Giacomo Un ricordo Adriano Di Giacomo Un ricordo 12 Adriano Di Giacomo Un ricordo BARRIERE

Adriano Di Giacomo Un ricordo BIBLIETTO 

 

 

Quando l’arte non è un’isola

Lucilla Caporilli Ferro, dopo una vita impegnata perché l’arte contemporanea compiuta da molti sia di tutti, è scomparsa improvvisamente a Roma quasi un mese fa’. Fondatrice e presidente del Liart (laboratorio incontri d’arte), ha promosso lo scambio tra gli artisti di diversi paesi, credendo nell’arte come strumento di comunicazione ed è anche per questo che si è adoperata come insegnante presso il Liceo Artistico Caravillani, dove gli sarà dedicata la Sala Lettura.

Al suo ricordo è stata organizzata, nell’auditorium del Liceo Scientifico “Romita” di Campobasso, la mostra “Memento Lucillae”.

La sua ricerca era influenzata dalle geometrie semplici come si può facilmente comprendere dall’opera “Opus reticulatum” (dipinti a olio su carta), per dar vita a delle gestualità architettoniche.

Il suo impegno per l’arte andando oltre l’insegnamento e la realizzazione dell’opera, credendo nell’unione d’intenti come quando scrisse insieme ad altri artisti di varie associazione la Lettera aperta all’On.le Sindaco di Roma Walter Veltroni, aprì un dibattito sul ruolo dell’arte e la necessità di spazi per promuoverla al di fuori dei circuiti ufficializzati dalla politica del mercato.

Coniugava con positivi risultati l’arte con l’impegno sociale come nel caso della partecipazione, affianco di decine di artisti, all’installazione Il Muro. Tanti “mattoni” di ogni singolo artista contro l’incomunicabilità.

 Lucilla Caporilli Ferro 638-0-33586_lucilla

Lucilla Caporilli Ferro LucillaEMAIL