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Un navigatore in Campidoglio

Thomas Fleming Day (1861-1927) è un navigatore nato inglese naturalizzato americano, assai popolare negli Stati Uniti quanto ignoto in Italia. Nel Maine, dove ha vissuto e operato, la sua figura è così nota da essere celebrata ogni anno con una regata, appunto il Thomas Fleming Day Trophy. Alcune sue imbarcazioni, come la Seabird, hanno costituito per anni il modello per una classe di imbarcazioni a vela, le ultime delle quali varate negli anni ’60 del secolo scorso. Infatti T.F. Day è stato navigatore, progettista navale, scrittore ed editore di una rivista all’epoca assai popolare: The Rudder, (il timone), che fonda nel 1890 e dirige fino al 1916, portando avanti l’idea che alla nautica d’altura si potessero dedicare anche i comuni mortali e non solo i ricchi armatori e gli industriali. La rivista si stampava ancora nei primi anni ’60 ed è ora consultabile in rete (1).

Si dirà: ma che c’entra Thomas Fleming Day con Roma? Ebbene, nel 1911 il nostro navigatore insieme ad altri due velisti, Frederick B. Thurber e Theodore R. Goodwin traversa l’Atlantico con una jolla di otto metri progettata da Day stesso, la Seabird, di cui abbiamo parlato. Pochi sanno che la barca, una volta toccata Napoli, ad agosto fece prua a nord per risalire il Tevere e arrivare a Roma, dove Day ritirò all’inizio di settembre due premi, uno offerto dal Re, l’altro dal Touring Club di Roma per il Prix de Rome, la regata velica Venezia – Napoli – Roma. Un avvenimento del genere ha lasciato traccia anche nei giornali italiani (sappiamo che parte del viaggio fu seguita dal Corriere della sera) e una ricerca d’archivio offrirebbe una nuova immagine dei rapporti tra yacht club italiani e americani ai primi del Novecento. Dal diario di bordo sappiamo che Day era latore di un saluto solenne del governatore del Maine al sindaco di Roma, Ernesto Nathan, e che fu ricevuto in Campidoglio con tutti gli onori; festeggiamenti che continuarono nei circoli nautici romani. Ringrazio anzi la Lega Navale per avermi messo a disposizione un articolo coevo, La crociera del Sea Bird, dove sono spiegati al lettore italiano i dettagli dell’impresa, analizzata con competenza dal corrispondente Cesare Santoro (2)

A un secolo di distanza, ci auguriamo che Roma si ricordi di Thomas Fleming Day intitolandogli una strada. A promuovere l’iniziativa potrebbero essere proprio i circoli nautici che all’epoca lo accolsero da campione.

Note:

(1)                                   http://archive.org/details/rudder01unkngoog

(2)                                   Lega navale: organo ufficiale della Lega navale italiana, annata 1911

Thomas Fleming Day, 1861-192701 Roma 13102201 Thomas Fleming Day e Roma seabirdyawl_enlarge