Il mondo in cui viviamo è fatto di culture, religioni, politiche, abitudini e quant’altro diverse da paese a paese e, a voler guardare, questa è una fortuna se si pensa al piacere di poter scoprire le diversità che in ogni ambito ci contraddistinguono da una terra all’altra. È anche vero però che molte di queste culture, religioni e politiche molto spesso ci riescono difficili da comprendere ed è allora che capita di trovarsi a criticare, giudicare e sentenziare ciò che avviene negli altri paesi così come nel nostro. Leggendo le pagine di questo libro ci si rende conto però che le critiche e i giudizi servono a ben poco se, ancora oggi, è difficoltoso se non impossibile combattere certe battaglie.
La “ragazza indiana” di questa storia si chiama Vasandhi, e di battaglie ne ha combattute non poche prima di arrivare a raccontarle con grande dolore, forza e coraggio a Rinaldo Boggiani che ne ha curato la stesura per trasformarle in un libro. E non c’è da meravigliarsi se anche l’autore, parola dopo parola, è arrivato a sentire suo il dolore di Vasandhi, perché è ciò che forse succederà a tutti i lettori.
Non è spiegabile, con parole diverse dalle sue, tutta la sofferenza che lei ha provato fin dai suoi primi passi, e lo è ancor meno quello a cui è stata sottoposta in seguito a un matrimonio qui in Italia che, invece di essere un’ancora di salvezza, si è rivelato peggio di ciò che forse avrebbe patito restando in India con la sua famiglia.
In queste poche righe troverete solo un’idea di quello che invece tutta l’opera trasmette, ovvero quanto in là può arrivare la violenza sulle donne sia fisica che verbale, o quanto l’emancipazione femminile sia ancora un’idea lontana in molti paesi e quanto lo sia stata ancor di più in passato. Scoprirete quanto doloroso possa essere perdere più di un familiare caro senza ricevere il conforto necessario per poterlo superare.
Più di ogni altra cosa però, avrete la dimostrazione di quanto è grande il cuore di questa donna che non si è mai arresa e che, nonostante mille difficoltà e infiniti dolori, ha combattuto per assicurare alla figlia quella vita che lei non è riuscita ad avere.
Forse tutto ciò vi aiuterà ad assorbire meglio le emozioni delle ultime pagine dove la sua anima si apre completamente rivelando il tesoro in essa contenuto. Potreste scoprire allora che Vasandhi è molto più di una “ragazza indiana”, è molto di più di una madre e di una donna la cui vita non le ha mai sorriso, perché è stata lei a sorridere alla vita, sovvertendo ogni regola in favore di un amore per il prossimo che tutti farebbero bene a portare nel cuore.
Due parole anche per l’autore, però… gli sono dovute. Rinaldo Boggiani ha dimostrato infatti ancora una volta le sue ottime doti di scrittore e narratore, ancor più in questo caso se si pensa che di lui si è abituati a leggere romanzi thriller e noir, non certo biografie. Qui, alla sua prima prova in tal senso, non è venuto meno al compito che Vasandhi gli ha affidato, riportando fedelmente le sue parole non senza difficoltà emotive, come lui stesso ha affermato: “Non puoi descrivere se non vedi” e lui ha visto tutto attraverso di lei, e forse continuerà a farlo.
Per non rischiare di banalizzare l’opera con troppe inutili parole è giusto fermarsi qui nel rispetto di entrambi, e lasciare a voi, lettori interessati, tutte le emozioni che questo libro vi riserva. Forse la storia di Vasandhi non “smuoverà” le masse per arrestare certe ingiustizie ma, senza dubbio, arriverà a toccare l’anima di molti e a sensibilizzarne altre, perché il messaggio in essa contenuto è sicuramente più forte di molte storie di vita che la moda di oggi sembra rendere insensatamente più appetibili. Del resto, è normale che un litigio con i tifosi faccia sempre più scalpore della violenza sulle donne, no…? Chi ha orecchie per intendere…
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Titolo: Vasandhi
Autore: Rinaldo Boggiani
Editore: Doge Edizioni, 2017, p. 192
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