Immagino che, incuriositi da un annuncio pubblicitario che prometteva di guadagnare soldi extra da casa, abbiate almeno una volta risposto all’inserzione dando la vostra mail, o che siate stati contattati sul cellulare da una voce dall’accento straniero non ben definito ma comunque riconoscibile come tale. A quel punto, per educazione o curiosità non avete interrotto la comunicazione e vi siete sentiti sciorinare una serie di concetti pieni di anglicismi, tutti riferiti al mondo della finanza, del trading on line e delle operazioni sui titoli di Borsa. Nel web, ancora meglio: vi propongono subito manuali da scaricare (a pagamento o meno), inviti a conferenze in linea, corsi di autoapprendimento, oppure semplicemente un telefono di riferimento. L’insieme è in genere presentato in maniera anche un po’ ingenua: il video che spiega in breve la procedura, una serie di elaborazioni statistiche dove il titolo sale sempre e viene venduto al momento giusto, oppure la promessa di affidare tutto a un algoritmo che ti esenta dall’applicarti ogni giorno a studiare e seguire i mercati finanziari. Quanto si guadagna? 3500 euro a settimana senza far niente. Ancora più bella l’immagine di un marito che vede i bigliettoni e dice : “mia moglie mi aveva nascosto un reddito di 3000 euro al mese”. Beh, forse è meglio che chiedi a tua moglie che mestiere fa.
Ora, non ho mai messo una lira sui siti che vendono azioni Amazon, né credo alle simulazioni statistiche basate su dati reali ma ottimali, quindi non posso giudicare il grado di onestà e attendibilità di certi operatori di cui non so nulla, né sono andato mai a controllare se abbiano realmente la licenza per operare sui mercati finanziari (ma un vero professionista dovrebbe esporre in chiaro la propria patente). Ma una cosa la do per certa: mai investire i propri soldi in operazioni di cui poco capisci e di cui non conosci gli intermediari, meno che mai se ti promettono soldi facili. Se devo investire in titoli vado a parlare con un funzionario della mia banca, il quale si appoggia a un gruppo di professionisti che dalla mattina alla sera stanno davanti a un computer collegato con le Borse europee, altro che algoritmi che ti esentano dal lavoro! Quando poi per telefono cercano di spiegarmi che i titoli si devono comprare quando costano poco e rivendere al momento giusto, quando hanno raggiunto il loro valore massimo prima del calo… beh, fin qui ci eravamo già arrivati leggendo i fumetti di zio Paperone.